GAZZETTA DELLO SPORT. Orgoglio Lazio: il capitano non tradisce e Dias può dire «Scusate il ritardo»

GAZZETTA DELLO SPORT. Orgoglio Lazio: il capitano non tradisce e Dias può dire «Scusate il ritardo»

Tommaso Rocchi si fa sempre trovare pronto, il brasiliano è tornato e ha segnato

(getty images)

Ci è mancato poco che la festa alla Lazio la facessero Emanuele Berrettoni e Marco D’Alessandro, romani e pure ex laziali. E invece, ecco un lampo nel buio: la perla di Hernanes che riscatta una brutta prova, sua e di tutta la Lazio. Che, dopo Siena, si è aggrappata al minimo sindacale per evitare una figuraccia, come ricorda La Gazzetta dello Sport. Una vittoria, però, può avere l’effetto magico di cancellare tutto, almeno per una sera.

Anche perché c’è gente che non tradisce: Tommaso Rocchi, che romano non è, ma anzi è di Venezia, il suo derby l’ha stravinto. Con il gol del 2-0 (il numero 103, Giordano è solo cinque passi più avanti), ma anche con la punizione da cui è scaturito il 3-2 di Hernanes, uno che non segnava dalla notte del derby.

Non ha tradito neppure Albano Bizzarri, incolpevole sui gol del Verona ma che con l’assenza di Marchetti ha trovato il modo di mettersi in mostra: «Quando tornerà Federico, spero che il mister mi faccia giocare le coppe, ed è anche per questo che sono contento della vittoria, sofferta ma fondamentale. Il confronto post Siena c’è stato, ma non è successo niente di straordinario. Quando si perde si parla, ma accade così in tutte le squadre».

A tradire André Dias, invece, era stato un passaporto: quello delle figlie, non valido per tornare a Roma. Un intoppo che ha costretto il brasiliano al rientro in Italia solo due giorni prima della partita di Siena. Dove si è seduto in panchina e in campo si è visto. I documenti, e prima ancora uno scivolone a Formello, lo avevano frenato, anche troppo. «Scusate il ritardo» può dirlo anche lui.