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La Pay TV ha distrutto le domeniche allo STADIO?

LAZIONEWS.EU – Il settore calcistico italiano vive un momento profondo di crisi, le cause da considerare e migliorare sono parecchie…

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Roma-Lazio stadio olimpico curva nord

APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU –Innegabile, il settore calcistico italiano vive un momento di profonda crisi. Gli stadi, tralasciando qualche eccezione, sono sempre più vuoti. Il riempimento delle arene calcistiche del paese è complessivamente del 39 per cento.  Per cercare di sopperire a questa mancanza, negli ultimi giorni la società biancoceleste ha attuato una promozione sui tagliandi per la prossima sfida casalinga contro il CAGLIARI, dividendo la vendita in più fasi dove chi acquista prima paga meno, la quale sta riscuotendo un feedback positivo. Ma è davvero soltanto una questione di denaro, o potrebbero esserci anche altri fattori da considerare e migliorare, per tornare a vedere i tifosi sugli spalti?

IL FATTORE STADIO: I club inglesi hanno speso più di 3,1 miliardi di sterline tra il 1992 e il 2011 per costruire stadi meno obsoleti e hanno visto raddoppiare da subito i propri ricavi. Il discorso  non vale soltanto per le squadre maggiori e il Brighton & Hove Albion nel Regno Unito, ne è un esempio. Militava in League One (terza categoria) quando iniziò a costruire la propria struttura, costata 98 milioni di sterline certo, ma che poi ha visto crescere gli spettatori del +172 per cento, con l’89 per cento di riempimento. Non serve guardare necessariamente oltremanica, anche da noi lo Juventus Stadium registra praticamente sempre il sold out mentre i ricavi si sono triplicati, da 11,6 a 31,8 milioni totali. La legge sugli stadi in Italia è ancora in fase di stallo, ma è fondamentale. Le condizioni in cui imperversano le strutture incidono effettivamente su una percentuale di quei tifosi che scelgono di non andare più a seguire la loro squadra preferita in casa. Come in molte altre cose rispetto al resto del mondo, siamo rimasti indietro, ma la situazione una volta sbloccata potrebbe dare il via ad una nuova rinascita del tifo negli stadi.

LA PAY TV: Se la scarsa visibilità e le condizioni climatiche dei vecchi stadi non invogliano di certo i tifosi, questi possono optare di rimanere a casa e seguire la partita direttamente dal salotto. Altro tasto dolente, perché se da un lato è una soluzione che dà maggiore “sicurezza” dall’altra fa impennare vertiginosamente il numero degli utenti che non si recano più negli stadi italiani. Gli indicatori economici della stagione 2011-2012 evidenziano che i diritti tv incidono totalmente per il 37%: in Serie A rappresentano il  43% mentre in Serie B il 20%.

IL FATTORE SICUREZZA: Rimanere a casa, comporta anche una vera e propria sicurezza fisica per i tifosi. Nonostante l’aumento delle unità delle forze dell’ordine negli stadi e l’introduzione della tessera del tifoso abbiano contribuito a far diminuire il numero di arrestati e denunciati in seguito ad eventi di genere calcistico, (-7,7 per cento)  è anche vero che proprio il fatto di essere tesserati, ha indotto molte persone a disertare gli stadi. La questione della sicurezza  è un altro elemento in cui l’ITALIA è rimasta arretrata, basti pensare che in tutta Europa è possibile acquistare i biglietti per le gare andando semplicemente sul sito ufficiale della squadra che si vuole seguire, inserire il numero della carta di credito, scegliere i posti tra quelli disponibili e recarsi allo stadio. Non esistono tessere del tifoso in nessun altro paese europeo, in Inghilterra, non esistono nemmeno reti di protezione, né guerriglie tra gli spalti. Tutto questo perché alla prima avvisaglia di “disagi” i responsabili sono accompagnati fuori dalla struttura.

In Italia siamo passati dal Calcio del Popolo al Calcio dei Potenti, che con le loro decisioni potrebbero influenzare  l’affluenza negli stadi? La Società Sportiva Lazio ha nel frattempo dichiarato di voler continuare a riproporre l’iniziativa promozionale sui tagliandi relativi alla gara contro il Cagliari, anche in vista di LAZIO – GENOA. Tanti i motivi di questa scarsa affluenza, ma tanto è anche il bisogno per una squadra, che sia di serie A o B non ha molta importanza, di avere vicino i propri supporters durante i match. Quando la Curva Maestrelli sarà nuovamente aperta, la società capitolina saprà di aver ingranato la marcia giusta.

Federica Iocca

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