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Sarri: “È un momento difficile, dobbiamo stare calmi. I tifosi…”

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LAZIO MONZA SARRI INTERVISTA – Il mister Sarri è intervenuto ai microfoni ufficiali biancocelesti, a quelli di DAZN e a quelli di SkySport nel post partita di Lazio – Monza.

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Lazio – Monza, le parole di Sarri

“Il secondo tempo non abbiamo concesso tanto, lo abbiamo fatto quando siamo diventati passivi. Simao in un momento in cui non abbiamo la solidità dello scorso anno, anche se a livello difensivo sembriamo in crescita. Oggi abbiamo avuto le occasioni per chiudere la partita. È un momento difficile, dobbiamo stare molto calmi. Ci siamo persi anche in certi movimenti, alla fine facciamo meno di quello che potremmo fare in relazione a quanto giochiamo. Abbiamo perso movimenti e mentalità”.

Sulla squadra

“Serve tempo ai nuovi, gli altri hanno fatto un percorso di due anni. I momenti nel calcio non sono tutti uguali. Abbiamo perso le due grandi caratteristiche che avevamo lo scorso anno: solidità difensiva e inserimenti. La fisicità di Milinkovic non la abbiamo, un po’ Vecino lo può fare ma non ha lo stesso impatto. Sergej in quelle situazioni era una risorsa importante”.

Sui tifosi e i fischi

“I tifosi devono fare quello che vogliono, non sono molto d’accordo sull’aspetto dell’impegno dei ragazzi. In questo momento le cose non ci vengono bene”.

Le parole di Sarri ai microfoni ufficiali biancocelesti

“Con il Monza anche lo scorso anno i numeri erano positivi nei loro confronti, quello che dispiace è l’atteggiamento remissivo tra il gol dell’1-0 e la rete dell’1-1. Nel secondo tempo siamo tornati dentro la partita, abbiamo avuto anche due tre palle gol per vincerla ma ora bisogna ritrovare alcune certezze come la solidità difensiva. Perdiamo troppi contrasti? In questo non abbiamo avuto mai grandi dati neanche in passato. Lo scorso anno negli 1 contro 1 difensivi eravamo la peggior squadra del campionato. Quella che è cambiata è la solidità difensiva e abbiamo smesso di attaccare gli spazi, si fa fatica anche a capirne i motivi”.

Le parole di Sarri a SkySport

“Siamo stati passivi e abbiamo rimesso in mano la partita agli avversari. Nel secondo tempo abbiamo avuto palle gol, quindi le situazioni ci sono state. Siamo in un momento in cui non ci vengono bene tante cose. È anche difficile pensare di uscire da questi momenti in modo secco e veloce. Dobbiamo fare di più. Priorità? Sarebbe fare un risultato pieno che ci sarebbe probabilmente entusiasmo e ci toglierebbe l’ansia che abbiamo in questo momento. Poi per quanto riguarda il resto dobbiamo trovare la nostra pericolosità offensiva, creiamo un po’ poco. Fase difensiva qualche segnale lo stiamo dando, ma non c’è solidità come lo scorso anno. Giocare dopo la Champions è difficile per tutti figuriamoci per noi che non ci siamo abituati, che la partita fosse rischiosa era prevedibile. Visto come si era messo c’erano margini per fare meglio”.

Sulla squadra

“Ogni squadra ha certe caratteristiche, incaponirsi solo sulla bellezza del gioco sarebbe un suicidio se ti mancano le caratteristiche. Quello che cerco in questo momento è un ordine maggiore di quello che vedo. L’utopia non è messa da parte, ma se i giocatori sono bravi in certe cose e gliene fai fare altre ti scontri con la realtà. Io se potessi fare una squadra tendente a giocare un calcio spettacolare. In questo momento è poco pericolosa, ma non gioca male sicuramente. Bisogna valutare cosa c’è che non va nell’ambiente. Secondo me il grande problema è il recupero delle energie mentali e nervose, il down che subisci alla fine della partita è importante e poi non è facile trovare la determinazione e la motivazione dopo tre giorni. Ma non è un alibi perché abbiamo fatto di tutto per arrivare in Champions e non possiamo buttare a monte tutte le partite dopo la Champions”.

Su Guendouzi e Isaksen

“Guendouzi e Isaksen? Sono ragazzi non pronti ancora tatticamente per giocare con noi, ma è anche vero che devono giocare per essere completamente pronti”.

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