LUIS ENRIQUE: ‘Non giudico l’arbitro, ma mi piacerebbe giocare un derby in 11′

Qual è il suo stato d’animo?

Mancano dodici partite, il mio lavoro e il lavoro dei ragazzi è quello di continuare fino alla della stagione.

Se parliamo dei due derby, qualche volta mi piacerebbe giocare in undici. Se perdo in undici ok, faccio i complimenti alla squadra avversaria.

L’espulsione del portiere ha condizionato la partita?

È uguale, giocare in dieci e in undici, sembra che sia lo stesso…

C’erano fallo ed espulsione?

Non parlo mai degli arbitri, sono lontanissimo dalla zona dell’area. È chiaro che qualche volta mi piacerebbe giocare un derby con undici giocatori fino alla fine.

Sei d’accordo nel cambiare la regola? Rigore ma non espulsione.

Non è il momento di parlare di questo. Oggi sono molto deluso perché pensavo che avremmo potuto vincere la partita. È successo per due volte, è un peccato, non so cos’ho fatto per meritarlo.

Tanto cuore in campo.

Se dimentico degli errori infantili, che in una partita di quest’intensità possono succedere… Di questa partita è difficile parlare perché al minuto 5 eravamo in svantaggio, eravamo con un uomo in meno. Non ho nessuna parola brutta per i calciatori perché hanno fatto di tutto, hanno pareggiato la partita, hanno cercato di andare a trovare questo pareggio. Non è arrivato, è un peccato grandissimo. Ho visto tantissima gente con una voglia incredibile di aiutare la squadra. È difficile, non so cos’ho fatto per meritare questo, ma ripeto, mi piacerebbe giocare un derby in undici.

La Roma prende gol su calci piazzati.

Noi non siamo grandi, chi ha detto che siamo grandi? Sui calci piazzati non c’è un uomo in meno, a noi succede troppo spesso, cerchiamo di migliorare.

È una disposizione a zona?

Sì, a zona, però non è stata ben fatta. Non parlo di singoli, quando c’è un errore, l’allenatore deve essere il primo a dire cosa succede.

Parlare dopo la partita è facilissimo.