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MATUZALEM ripensa a quell’assist al 92′: «Mi sono detto ‘Finalmente vinciamo un c***o di derby. Ora sono pronto a tornare»

Il centrocampista brasiliano racconta questo avvio di stagione della Lazio

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MATUZALEM ripensa a quell’assist al 92: «Mi sono detto ‘Finalmente vinciamo un c***o di derby. Ora sono pronto a tornare»

Il centrocampista brasiliano racconta questo avvio di stagione della Lazio

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Matuzalem interviene ai microfoni di Lazio Style Radio per commentare questo avvio di stagione della Lazio. Il centrocampista brasiliano è stato bloccato da un infortunio, ma ora è pronto per tornare a dare il suo contributo, come conferma lui stesso: «Sto bene, sono tornato con la squadra adesso». Questa pausa per le Nazionali aiuta la Lazio nel recupero di qualche giocatore acciaccato: «Giocando così tanto si fatica, però posso dire che abbiamo sopportato bene. Abbiamo fatto bene sia in Campionato che in Europa League. Ma la pausa ci farà bene»

Mister Edy Reja ha avuto modo di elogiare Matuzalem nei giorni scorsi, affermando che è il suo miglior avvio di stagione da quando è alla Lazio: «Ringrazio il mister per le belle parole e per il quarto d’ora che mi ha dato a disposizione (ride, ndr). Mi dispiace per questo infortunio che ho avuto, ma ora ho recuperato. Adesso torno per la squadra e ci sarò per la prossima partita».

C’è consapevolezza che qualcosa è cambiato nel gruppo? «Sono arrivati giocatori importanti. Poi quest’anno c’è un bel gruppo, siamo uniti e questo fa la differenza. Staimo facendo partite importanti, soprattutto in trasferta. Ma quest’ultimo buon risultato in casa ci dà fiducia. Abbiamo perso tanti punti all’Olimpico. Cominciando a fare bene in casa possiamo andare lontano».

La Lazio ha ribaltato molti risultati; Reja che ci dice quando tornate negli spogliatoi? «Il Mister ci aiuta tantissimo con le sue parole, poi noi sappiamo di avere una grande squadra e che possiamo fare risultato e ribaltare l’uno a zero. Così abbiamo fatto a Firenze e a Cesena».

A Firenze sei entrato nel finale e sei riuscito ad addormentare la partita, consentendo alla squadra di andare a vincere nel finale: «Noi siamo sempre pronti per entrare. E’ ovvio che vogliamo partire dall’inizio, ma dobbiamo farci trovare pronti. E’ importante stare pronti e attenti per entrare e fare bene». A Lisbona è mancata anche la fortuna: «In Europa League ci manca la fortuna che abbiamo in Campionato, la palla non entra o l’arbitro è contro».

L’assist nel derby al 92′ è stato fantastico, che emozione è stata? «Per me è stato importantissimo, soprattutto perché abbiamo vinto il derby quando mancavano pochi secondi. Ho ricevuto quella palla da Hernanes e l’ho servita a Klose, è andata bene dai. E’ stata fortuna, ma l’ho cercato. E poi ho detto: “Finalmente vinciamo un c***o di derby”.  Tutti avevamo quella rabbia addosso. Abbiamo fatto un secondo tempo incredibile e la palla proprio non entrava». Matu si lascia andare, ma all’uomo che ha regalato a Klose l’assist vincente nella stracittadina, tutto è concesso.

Si esce dal calcio per parlare del Matu fuori dal campo. Ascolti musica prima di entrare in campo? «Sì, ci sono canzoni che ti caricano a mille prima dell’ingresso in campo» E nel tempo libero cosa fai? «Io cerco di stare vicino ai miei figli. Loro giocano nella Lazio e gli piace tantissimo. A quello di 10 anni gli ho detto di fare il centravanti così guadagnerà di più (ride, ndr). Per ora non ha un ruolo, è piccolo».

Che rapporto c’è con Dias? «Quando parlo di Andrè non ho parole, glielo dico in faccia che è un amico, in questo mondo finto, lui è una persona vera. Lui ha fatto di tutto per venire in Italia. Abbiamo visto tutti che giocatore è. Per me è come un fratello» E’ vera la storia che i brasiliani sentono la saudade per il loro Paese? «La saudade la abbiamo di più nei primi anni, ma ogni tanto pensiamo ai fratelli e ai genitori rimasti in Brasile. Ma è anche un modo per aiutare loro».

Da qualche tempo Matuzalem sfoggia un taglio di capelli particolare; da cosa è nata l’idea? Lui risponde ironico «Mi sono detto: “Faccio un taglio così almeno il mister mi vede”»

Si torna al campo. Al ritorno dalla sosta c’è il Napoli. Il 4-3 dell’anno scorso non è stato giusto, la Lazio aveva fatto una bella partita. «E’ una partita particolare per me quella con il Napoli, è stata la mia prima squadra in Italia. In campo ci saranno tantissimi giocatori forti, sarà uno spettacolo. Speriamo di avere fortuna e vincere»

Hai giocato in tante squadra, ma quale ricordi con più piacere? «Il Napoli è stata la prima squadra, una grande esperienza. Poi a Piacenza, ma anche a Brescia perché ho fatto 2-3 anni fantastici. Poi con lo Shaktar ho vissuto il sogno della Champions League».

Già, la Champions, il traguardo che la Lazio non è riuscita a raggiungere lo scorso anno; magari ci riuscirà quest’anno. Ma intanto c’è un‘Europa League da giocare. I calciatori non tendono a considerarla meno? «Noi gli diamo tantissima importanza. E’ sempre un trofeo da vincere, noi siamo sempre concentrati in questo torneo. Possiamo arrivare fino in fondo»

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