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MURGIA: “Pronti ad affrontare chiunque, voglio togliermi altre soddisfazioni. Che emozioni la chiamata di PIOLI…”

E’ ormai la vera stella della Primavera di mister Simone Inzaghi, il perno del centrocampo. Alessandro MURGIA, fantasista classe ’96 biancoceleste quest’anno si è caricato la squadra sulle spalle…

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NOTIZIE SS LAZIO – E’ ormai la vera stella della Primavera di mister Simone Inzaghi, il perno del centrocampo. Alessandro MURGIA, fantasista classe ’96 biancoceleste quest’anno si è caricato la squadra sulle spalle, fino ad arrivare alla Nazionale e alla prima convocazione da parte del mister Pioli. Il centrocampista si è raccontato ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3.

Parliamo del trofeo Wojtyla. Un peccato essere usciti per differenza reti…

“Abbiamo fatto molto bene, peccato per il pareggio alla prima. Siamo contenti di aver vinto il derby comunque, il mister è soddisfatto”.

Sei uno dei più esperti in squadra, ma anche i giovani stanno facendo bene…

“Il mister ha dato spazio a tutti. Siamo tutti allo stesso livello, chi entra in campo dà sempre il meglio di sé, abbiamo giocato tutti bene e i risultati si sono visti in campo”.

Tu sei giovanissimo, ma hai già alle spalle una Supercoppa italiana.

“In questi due anni sono riuscito a vincere tanto, ma voglio togliermi altre soddisfazioni…”.

Ripercorriamo alcuni derby, ad esempio quello dello scorso anno vinto allo scadere…

“Il derby di Roma è una partita abbastanza sentita. Nelle Final Eight dello scorso anno meritavamo di vincere. Quest’anno però siamo riusciti a rialzare la testa dopo quella delusione. Alla fine un trionfo importante è arrivato”.

Dispiace non aver potuto giocare il derby subito dopo la vittoria a Verona?

“Sì, perché dopo quella vittoria eravamo galvanizzati. Ma ci faremo trovare pronti, la Roma è una grande squadra con dei ’96 esperti, in più ha dei fuoriquota importanti. Noi giocheremo le nostre carte e daremo il meglio di noi”.

Ieri il gol di Pace di testa…

“Neanche io ci credevo (ride, ndr). Sono molto contento per lui”.

È difficile gestire una sosta così lunga?

“Non è facile tornare in campo dopo una sosta così, ma siamo pronti e carichi per affrontare chiunque”

Che partita è stata la finale di Supercoppa?

“Era una partita che sentivamo molto, un obiettivo posto ad inizio stagione, quando l’arbitro ha fischiato è stata un’emozione unica. Siamo entrati nella storia, è stato stupendo. Avevamo studiato il Chievo: alla fine saremmo riusciti a portarla a casa”.

Quali sono state le differenze con la partita dello scorso anno contro la Juve?

“E’ mancata la cattiveria contro la Juve. Quest’anno siamo andati a Verona con pochi tifosi e per loro abbiamo dato il massimo”.

Non c’era un’atmosfera calorosa sugli spalti…

“E’ sempre una carica in più avere i tifosi a seguito. Ma hanno istituito la regola della tessera del tifoso e purtroppo c’è stata poca affluenza”.

Rispetto allo scorso anno, cominci a vedere la differenza con la categoria degli Allievi Nazionali?

“Sì, è tutta un’altra cosa. Sono all’inizio della mia crescita, voglio dare ancora tanto con questa maglia”.

Quando hai visto il tuo nome sulla lista dei convocati con la prima squadra come hai reagito?

“Non me l’aspettavo, non ci credevo. Emozione unica, spero ricapiti ancora”

Ti senti una pedina fondamentale per questo gruppo?

“Ognuno di noi è importante per la squadra, quando raggiungiamo un obiettivo lo facciamo insieme. C’è chi ha più esperienza e chi è più giovane, ma facciamo tutti un bel gruppo”.

Dov’è che potete ancora migliorare?

“Dobbiamo migliorare sotto porta e in fase difensiva. Possiamo andare avanti in Coppa Italia, vogliamo fare bene. Pensiamo anche alle Final Eight e magari…”.

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