PULICI: “MAESTRELLI, CHINAGLIA, RE CECCONI e FRUSTALUPI: vi racconto la straordinaria LAZIO dell’74”

NOTIZIE LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Elle Radio, nel corso della trasmissione “I Laziali Sono Qua”, Felipe PULICI, portiere dello Scudetto del 1974, si apre ai ricordi di quello splendido periodo:

Felice, un ricordo di Tommaso Maestrelli?
Era il riferimento di tutti noi, lo seguivamo senza nessuna remora. Una sua frase è rimasta emblematica: “Nella Lazio ho trovato ciò che cercavo”. Questo ti fa capire cosa significava per lui la Lazio.

14 aprile 1974, Lazio-Verona 4-2. Ci racconti come andò
quella partita?
Quel giorno il campionato iniziò con un quarto d’ora di ritardo per una protesta dell’Associazione Calciatori. Quel giorno ero capitano e per una regola di allora per questo vennero ammoniti i capitani di tutte le squadre. Mi trovai alla fine del primo tempo con la squadra sotto per 1-2. Parlai con Maestrelli che mi disse: “Rimanete in campo senza andare negli spogliatoi. Oggi dobbiamo vincere”. La gente inizialmente non capiva, poi iniziò ad applaudirci e a sostenerci.

Nel 1972-73 subiste solo 16 gol.
Eravamo abbastanza bravi… Pensa che fu colpa di mia moglie se presi due gol in più (ride, ndr). Non veniva mai a vedermi. In un’occasione venne ed improvvisamente si abbatté una nebbia incredibile. La partita fu sospesa e quando la rigiocammo presi due gol.

Ci parli di Luciano Re Ceconi e Mario Frustalupi?
Re Cecconi era un generoso, uno di quei giocatori che non si fermavano mai. Frustalupi era il cervello della squadra, fermava gli attacchi avversari e rilanciava l’azione offensiva.

E Giorgio Chinaglia?
Giorgio era fuori da ogni schema. La domenica non veniva in pullman con noi, arrivava da solo. Era uno che ci teneva tantissimo a far gol, se non lo faceva non parlava con nessuno. E’ stato il nostro trascinatore.