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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari

Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu…

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IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 38° giornata.

Il Buono: Pioli

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Nell’ultima giornata il buono spetta a Pioli. L’allenatore della Lazio sorprende ancora una volta. Nella finale di coppa Italia, in una partita che metteva in palio il trofeo, optò per la difesa a 3 e la squadra si comportò molto bene e solo il doppio palo di Djordjevic fermò la Lazio sul più bello. Dopo l’ottimo esperimento anche contro il Napoli, nella partita decisiva per l’accesso ai preliminari di Champions, l’allenatore della Lazio ha scelto il 3-4-3. Una scelta che stavolta ha premiato i biancocelesti. Squadra compatta, abile nel ripartire e mettere in difficoltà la difesa ballerina del Napoli. I pericoli per la Lazio non sono mancati e sono soprattutto figli di una difficoltà nel gestire il match. Nonostante questo alla fine, in una partita dalla grandi emozioni, Pioli e la Lazio portano a casa una vittoria importante che regala il terzo posto e il preliminare di Champions. Un traguardo meritato per una squadra, che grazie a Pioli, ha espresso a lunghi tratti il calcio più bello del campionato.

Il Brutto: Higuain

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Giornata da dimenticare per Higuain. Prima con una doppietta riporta il Napoli, sotto di due gol contro la Lazio, in parità e poi sul 2-2 spara alto un calcio di rigore da Champions. Con quell’errore dal dischetto “El Pipita” castiga gli azzurri e manda in estasi i biancocelsti. Nella stessa partita si trasforma da bello a brutto. Un grave errore che condanna il Napoli a salutare il preliminare di Champions. Nonostante i 18 gol in campionato e i 29 stagionali nel futuro di Gonzalo non ci sono certezze e senza Champions anche il domani del Napoli è tutto da decifrare.

Il Cattivo: Icardi

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All’ultima giornata Mauro Icardi ha colpito, anzi lo ha fatto due volte. Maurito negli ultimi 90’ è stato cattivo più del solito. Per una notte ha fatto sentire Toni, a 38 anni, capocannoniere poi contro l’Empoli ha messo a segno una doppietta e raggiunto in vetta, con 22 sigilli, super Luca. L’argentino si conferma un bomber spietato. Maurito in area è micidiale a lui basta un pallone per colpire. Icardi gioca poco per la squadra, ma alla squadra sa dare quello che per un attaccante è linfa vitale: il gol. In Italia da 4 anni tra A e B ha messo a segno 42 reti di cui 41 nella massima serie. In questo campionato si è superato realizzando 22 gol e portando all’Inter ben 16 punti ( una tripletta e tre doppiette). Nella stagione grigia dell’Inter Maurito è stato l’unico raggio di sole.

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