GAZZETTA DELLO SPORT. Cambio Lazio Solitudine Klose: Reja gli regala un partner

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Nacque per emergenza. Finita l’emergenza, che succede? Qui si parla di modulo e di un Miro Klose che lì davanti comincia a soffrire un po’ la solitudine. È nei numeri del centravanti, oltre che in quelli della Lazio tutta, che si apre la possibilità di un ritorno all’antica: con il Cagliari Edy Reja potrebbe abbandonare il 4-2-3-1 e ricominciare dal 4-3-1-2.
Il calo Perché 10 gol su 13 di Klose sono arrivati col vecchio sistema di gioco: forse non è solo un caso. Forse davvero a Miro piace avere un compagno di viaggio, uno che distolga l’attenzione dei difensori avversari. Da quando la Lazio è passata — anzi, tornata, perché a inizio stagione così era partita — al 4-2-3-1, Klose ha segnato solo alla Fiorentina, unica rete nelle ultime sette partite di campionato (col Milan non c’era per infortunio). Prima aveva viaggiato a medie ben più elevate. E i numeri di squadra in qualche modo confermano una differenza di rendimento tra i due moduli. Con il 4-3-1-2 la Lazio ha conquistato 34 punti in 16 partite, una media di 2,125 punti a partita. Con il 4-2-3-1 — risposato la sera di Lazio-Milan facendo la conta tra gli infortunati — Reja ha portato a casa 13 punti in 8 partite, dunque una media punti ogni 90 minuti che è scesa a 1,625, tenendo in considerazione anche le sfide di inizio stagione con il Milan e il Genoa. Fuori dal conto restano quattro partite di queste 28 giornate di Serie A: contro l’Udinese e a Palermo la Lazio è partita con la difesa a tre, con il Siena e a Genova Reja ha optato per il 4-4-2.
A Catania è stata forte la sensazione che con una punta in più la Lazio avrebbe potuto creare maggiori problemi alla squadra di Montella. «Ma abbiamo creato occasioni, la Lazio stava bene in campo — si difende Reja —, non a caso il Catania ha giocato peggio del solito