IL MESSAGGERO. Reja: «Niente pari»

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Ha vissuto le indicibili sofferenze delle sconfitte, ha assaporato la folle euforia della vittoria. Sensazioni forti, che solo la grande partita dell’Olimpico può garantire. Edy Reja ha imparato a conoscere ogni sfaccettatura della sfida romana e, nonostante le voci sul futuro e il contratto in scadenza a giugno, confida di vivere ancora da protagonista giornate così. «Mi auguro che non sia il mio ultimo derby, vedremo alla fine se le nostre strade si separeranno». Comunque andrà a fine la sua esperienza in biancoceleste, intende lasciare un segno importante. Magari spezzando un digiuno che dura dal 1998, data dell’ultima vittoria esterna nel derby. «Questa è l’unica partita che non mi fa dormire la notte della vigilia, tanto alta è la tensione, tanto forte è lo stress. Nonostante l’emergenza, alla quale siamo abituati, sono convinto che la squadra disputerà una grande prova e cercherà in tutti i modi la vittoria».
Ha studiato molto la formazione giallorossa, nell’intento di preparare l’impegno nei minimi dettagli. «Conoscendo come giocano gli avversari, in settimana, abbiamo lavorato tanto sulla fase difensiva. Dobbiamo cercare di aggredirli per non farli avvicinare troppo alla nostra area. La Roma, in attacco, dispone di elementi molti forti, bisognerà limitare i rischi ed essere bravi e veloci nelle ripartenze».
Dopo le troppe polemiche della settimana scorsa Reja appare finalmente sereno, determinato, fiducioso, riesce a nascondere bene le sensazioni che la grande sfida romana gli regala. «Vorrei rivivere le emozioni dell’andata. Una felicità immensa, uno dei momenti più belli della mia lunga carriera. Indimenticabili».