RASSEGNA STAMPA. A tutto campo: Juve e Lazio, scontro tra due nuovi rivali

(Getty Images)

LA REPUBBLICA (E. Gamba) Juventus e Lazio hanno quasi niente in comune, rappresentano modi e metodi diversi, si confrontano attraversano le differenze. Ma si tratta di due squadre che stanno caratterizzando la stagione del calcio italiano. Sono esempi, gemelli diversi: il low cost laziale e il deficit programmato juventino, rappresentano, in definitiva dei modelli di gestione efficaci e compatibili. Lotito e Agnelli, all’opposto anche loro, si autodefiniscono riformatori. È opposta è la loro storia, la loro formazione, il loro stile, il loro modo di presentarsi in pubblico. I due hanno rapporti discreti, o comunque non conflittuali. D’altronde, sul mercato si muovono su piani diversi e l’unico punto di contatto è stata la cessione di Lichtsteiner per dodici milioni, un affare per entrambi. E passiamo al campo, laddove le differenze continuano. La Lazio è una squadra compassata, la Juve elettrica. I primi preferiscono raffreddare i ritmi, i torinesi a surriscaldarli e sono lo specchio dei caratteri dei due allenatori. In Campionato furono le mostruose parate di Marchetti a tenere a galla la Lazio ma  «Rispetto ad allora», osserva Petkovic, «abbiamo imparato a essere più propositivi. E più guerrieri ».  «Però noi», replica Conte, «abbiamo il miglior attacco, la miglior difesa, siamo in testa alla classifica, in semifinale di Coppa Italia e negli ottavi di Champions: ho letto di crisi, ma di cosa stiamo parlando? ». Ma stasera ci saranno molti assenti tra i 22 in campo e non per scelte tecniche ma per problemi di infortuni. Dobbiamo comunque parlare di problemi, perché stasera. Ai bianconeri mancheranno Quagliarella, l’africano Asamoah e gli infortunati Chiellini, Pirlo, Giovinco, Bendtner e Pepe, ma probabilmente anche Vidal, dolorante a una caviglia e Vucinic difficilmente verrà rischiato. A Petkovic mancherà Konko ma soprattutto Klose.