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Luis Alberto studia la regia alla Biglia

IL MESSAGGERO (E.Bernardini) – Da Lupo Alberto a Mago Alberto, tutto nel giro di 365 giorni…

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IL MESSAGGERO (E.Bernardini) – Da Lupo Alberto a Mago Alberto, tutto nel giro di 365 giorni. Lo spagnolo arrivò il 31 agosto scorso come sostituto di Candreva, oggi invece è pronto a prendersi il posto di Biglia. Ci ha impiegato forse più del dovuto per ambientarsi a Roma, appena nove presenze nello scorso campionato, condite da un gol al Genoa. Arriva in biancoceleste dopo una stagione esaltante al Deportivo la Coruna, in cui realizza sei reti e permette a Lucas Perez di segnarne 17. Un’annata magica giocata sulla trequarti. Tanto che la Lazio sborsa una cifra molto vicina ai 5 milioni di euro per aggiudicarselo. È un cursore di fascia, dicevano. Simone ha provato a schierarlo più volte esterno al tridente, ma senza mai troppi risultati. Sboccia quasi per caso a Primavera con quel destro di salvezza a Marassi, che regala ai biancocelesti un punto quasi insperato. Oggetto misterioso e quasi mai così utile per i meccanismi di Simone.

IL PIRLO DI TARE – Le vacanze portano consiglio e così, quasi per magia, Luis Alberto scopre una nuova vita: quella da regista. Lo spagnolo è facilitato dall’addio di Biglia e dall’arrivo di Leiva, un giocatore con caratteristiche più difensive che offensive. Luis ha studiato e stupito. Occhi sgranati a Formello nei primi giorni di ritiro, quando nella partitella in famiglia tira fuori le zanne e va a ringhiare sui compagni. Non era praticamente mai accaduto prima. Arrivò in una torrida giornata estiva un po’ appesantito e stralunato, Simone lo ha ritrovato tirato a lucido e con una voglia matta di giocare. È il Pirlo di Tare. Il paragone è assolutamente e volutamente azzardato, ma va letto nel senso dell’evoluzione tattica. Da trequartista, quasi seconda punta, adesso si sta reinventando regista basso. Proprio come fece l’Andrea Nazionale. Ha il passo un po’ flemmatico, ma un piede sopraffino. Il tecnico biancoceleste lo ha posizionato in quel ruolo da subito. Forse più per necessità all’inizio, visto che Biglia non si era presentato in ritiro. Lo ha riproposto lì convinto dalle prestazioni dello spagnolo. Ha caratteristiche offensive, verticalizza il gioco e ha un’ottima visione di gioco. «Biglia è il miglior play d’Italia», si è lasciato sfuggire Inzaghi nella conferenza stampa di chiusura del ritiro. Chiaro che Luis Alberto non sarà Lucas, ma di certo in rosa è quello che ci somiglia di più.

NUOVO ACQUISTO  – Serviva un test più attendibile. Detto, fatto. Con la Spal ha nuovamente guidato la squadra e lo ha fatto tenendo sempre un discreto ritmo. La poca velocità di gioco era la critica che gli veniva fatta nei primi giorni. Si è sciolto, tanto che Inzaghi lo ha tenuto in campo anche nella ripresa, quando ha inserito Leiva. Il brasiliano ha caratteristiche da mediano, da recupera palloni. Ancora non ha mostrato qualità da regista, tanto che Simone sta studiando una formula nuova per farli coesistere in alcune situazioni. Luis si è fatto spazio anche nello spogliatoio. Ha un grande feeling con Patric, tanto che i due sono inseparabili. Ora “El Mago”, come lo ha rinominato il difensore biancoceleste, è pronto a prendersi una maglia titolare da subito. Leiva è in ritardo di condizione e avrà bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi di Inzaghi, che ha fatto di necessità virtù. «Mi piace il ruolo di regista, ma posso adattarmi ovunque il mister me lo chieda», ha sottolineato lo stesso numero 18 laziale. E che non sia proprio lo spagnolo il nuovo acquisto in quel ruolo?

RITIRO PARTE 2 – Servirà tempo e altri test per capire se davvero sarà così. Intanto la Lazio avrà tre giorni di riposo prima della nuova partenza per la seconda parte del ritiro. Due giorni di allenamenti a Formello e poi il 28 si volerà alla volta dell’Austria. Esattamente i biancocelesti si allenaranno a Walchsee nel distretto di Kufstein, non molto lontano da Salisburgo e da Grodig, dove il 30 potrebbe andare in scena l’amichevole con il Bayer Leverkusen. Il 5 poi altro test contro il Malaga. Serviranno per preparare la finale di Supercoppa italiana in programma il 13 agosto a Roma contro la Juventus. Sospiro di sollievo per Strakosha. Gli esami hanno evidenziato solo una forte contusione con ematoma.

 

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