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ODDO bacchetta la retroguardia biancoceleste: “Troppi ingenuità ed errori individuali, per ambire a traguardi importanti serve una buona difesa”

L’ex terzino biancoceleste parla anche della prossima gara col Livorno: “Una di quelle partite di fine anno in cui si livellano tutte le squadre. In questa fase del campionato è difficile giocare con chiunque e quindi sarà una partita dura”…

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NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 100.7, l’ex capitano biancoceleste Massimo ODDO presenta il prossimo match tra LAZIO e LIVORNO in programma domenica pomeriggio:

Che gara ti aspetti domenica?
“Una di quelle partite di fine anno in cui si livellano tutte le squadre. In questa fase del campionato è difficile giocare con chiunque e quindi sarà una partita dura. Nel caso della Lazio, incontrare una squadra che si deve salvare, in un’ambiente caldo – che io conosco e ricordo bene – non sarà semplice, ma dovranno fare il massimo sperando in un passo falso di chi sta davanti”.

Nelle difficoltà della Lazio cosa è prevalso: l’attacco che segna poco e le troppe reti subite?
“Contano ambedue i fattori. E’ chiaro che una squadra che vuole ambire alle posizioni importanti del campionato deve avere un ottimo attacco ed una buona difesa. Quello che salta più all’occhio della Lazio sono i gol subiti, spesso ingenuamente e per errori individuali. Spesso ho visto degli errori banali ed evitabili, sicuramente si poteva evitare qualche gol di troppo”.

Chi avrà più stimoli tra Lazio e Livorno?
“Credo che avranno gli stessi stimoli, uno per andare in Europa e l’altra per salvarsi. Le uniche che possono avere meno stimoli sono quelle squadre che navigano in acque tranquille”.

Ogni volta che c’era la possibilità di fare il salto di qualità, la Lazio ha fallito. Perché?
“Se si potesse trovare una giusta risposta, si potrebbe ovviare al problema! Credo che sia una casualità, magari la sfortuna di trovare squadre in forma come il Torino per fare un esempio. Contro i granata non ha faticato solamente la Lazio, ma anche le altre grandi. Credo che sia abbastanza casuale, non credo che quando ci sia una partita decisiva i giocatori biancocelesti ne risentano, anche se è difficile trovare un qualcosa di appropriato per giustificare questo andamento”.

Prandelli quanto punterà su Candreva?
“Indubbiamente si sta rivelando un giocatore con qualità tecniche e fisiche importanti. In Brasile sarà sicuramente uno di quei giocatori importanti per la selezione azzurra, anche se non è detto che sarà titolare nonostante il suo eccellente rendimento in campionato. In Nazionale c’è sempre grande concorrenza, poi le scelte le prende il ct”.

Rimanendo in tema Mondiali: come l’avete vissuta la sera prima della finale?
“La cosa che posso dire è che forse le emozioni più grandi non le vivi al momento, ma dopo. Questo perché non sei in Italia e non ti rendi conto di quello che succede, dei festeggiamenti: sei in albergo con i tuoi compagni e cerchi di rimanere concentrato. Per quanto riguarda quella sera in particolare, dipende dal carattere: io l’ho vissuta molto tranquillamente. Diciamo che la stessa cosa non si può dire di Gattuso (ride, ndr)”.

Sei mai tornato a Berlino da turista?
“No, da turista no. Sono tornato in Germania perché poi sono andato al Bayer Monaco”.

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