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BOLLINI: “Squadra che va elogiata per la crescita. Mi sento pronto per una prima squadra”

Il tecnico della Primavera aggiunge: “Per tanti di questi ragazzi prevedo il salto nel calcio professionistico…”

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NOTIZIE SS LAZIO – Alberto BOLLINI ha parlato ai microfoni di RADIO RADIO a poche ore dalla semifinale del campionato Primavera contro il Chievo.

Ecco le parole del tecnico della Lazio:

 Prime sensazioni?

Quest’anno non è mai uguale agli altri anni. Metodi di allenamenti sono gli stessi, ma cambiano gli scenari. Noi e il Milan siamo le uniche nelle prime 4, Roma e Napoli non ci sono e l’Inter campione in carica è stata eliminata ai play off. Siamo una squadra nettamente più giovane e va elogiata per la crescita. Abbiamo recuperato 7 punti, giungendo primi ed evitando i play off.

Chievo outsider pericolosa, il match di stasera?

C’è una fisicità superiore alla categoria. Squadra rimpolpata a marzo e la prima punta ha fatto già due presenze in A che non sono mai un caso. La scuola Chievo è molto attenta e ha un grande blasone a livello di settore giovanile. Noi potremmo essere  favoriti, ma loro hanno i numeri dalla loro. Battere la Juve è importante. Ha battuto Napoli e Palermo. Sappiamo la forza del nostro gruppo e invece di guardare gli altri pensiamo a noi e possiamo fare tutto per passare il turno.

Ci sono calciatori nella Primavera pronti per la prima squadra?

Quest’anno hanno saputo inserire Onazi e Rozzi, notizie che impreziosisce il settore giovanile. Si ci sono dei ragazzi che potranno andare in prima squadra, ma i tempi li dettano le persone competenti. Il debutto di Crecco con la Juventus ne è un segnale. Non solo calcistica, ma anche la crescita extra conta.

Perché gli allenatori bravi con la Primavera non fanno il salto in prima squadra?

Con i giovani riesco ad esprimere il mio miglior calcio, ma se mi fosse arrivata un’offerta non mi sarei tirato indietro. Il calcio di oggi va di fretta. De Rossi? Lui fa una scelta prettamente giovanile, ma mi sento pronto

Nel calcio di oggi viene considerata più la fisicità che la tecnica?

Non faccio una questione di altezza, ma di abilità. Fisicità e abilità sono due cose fondamentali come l’educazione e la disponibilità. I centimetri e la fisicità è fondamentale, ma senza carattere non si va da nessuna parte

Differenze con la squadra del 2001?

Era un gruppo diverso con l’anagrafe più alta e una fisicità più imponente. La tattica all’epoca non era così esasperata. La comunicazione ha cambiato il modo di gestire i ragazzi. I nostri ragazzi hanno una scaltrezza motoria e tecnica importante. Noi vincemmo uno scudetto e in Serie A andò solo Domizzi e Berrettoni ha fatto una buona carriera. Per questi ragazzi prevedo un futuro roseo.

FINE

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