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LAZIO PRIMAVERA

BOLLINI è felice: “Il leader è la voglia di essere un gruppo. KEITA? deciderà PETKO” Poi TOUNKARA all’ex compagno: “Ci emozioniamo a ogni gol”

Al termine della vittoria con il Catania è visibile la grande soddisfazione sui volti dei protagonisti del match…

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NOTIZIE SS LAZIO- Dopo la grande vittoria contro il Catania per 1-0 maturata nel finale (CLICCA QUI PER RIVIVERE TUTTE LE EMOZIONI DEL MATCH), è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti, tra cui anche quelli di Lazionews.eu, il tecnico dell Primavera Alberto Bollini. Queste le sue parole di soddisfazione.

“Hanno perso una partita in un anno, molto merito va all’avversario. Noi non abbiamo mai rinviato dal fondo e la cosa mi piace.  Loro sono stati bravi nella fase di non possesso e sanno ripiegare molto bene, sono una grande squadra. Potevamo cercare maggiormente i  tiri dalla distanza e i cross. Cerchiamo di registrare un assetto tattico e mettere energie fresche nelle gambe e nella testa. Nel secondo tempo è normale, calano anche gli avversari e abbiamo palleggiato meglio, anche sull’esterno con i nuovi entrati e abbiamo cercato la conclusione con più continuità. Tounkara? Tutti gli uomini sono decisivi, anche Strakosha che ha fatto un solo grande intervento, come Serpieri, decisivo cinque volte. Una parola anche su Palombi. Sta facendo bene, mi è piaciuto il piglio avuto entrando dalla panchina, si è mosso bene per attaccare e sfruttare la sua individualità. Il leader della Lazio è la voglia di essere un gruppo, non un solo giocatore. Tounkara è un terminale magnifico, non ha giocato la sua migliore partita ma si è fatto trovate al posto giusto.  A me piace l’ aggressività e le abilità tecniche. Sul probablie esordio di Keita con la prima squadra con il Chievo. Auguro le migliori fortune, come Rozzi e Onazi. Sono un successo per tutto il settore giovanile; Keita è cresciuto qua, si è allenato anche quando non era tesserato e ha avuto pazienza, ha sempre avuto un atteggiamento positivo, poi deciderà Petkovic come gestirlo.”

Sulle frequenze della radio ufficiale biancoceleste Lazio Style Radio 100.7 sono intervenuti alcuni ragazzi protagonisti in campo della terza vittoria consecutiva per la Lazio in campionato. Il primo è stato Lorenzo Filippini.

“E’ stata una partita tosta, sono una squadra forte fisicamente e si sono chiusi bene. La squadra cresce nel secondo tempo perchè in settimana lavoriamo molto sul ritmo fisico alto, poi è normale che anche gli avversari calano. Scendere in campo da campioni d’Italia è più difficile, lo scudetto dà gloria a noi ma anche più fame agli altri. Ora c’è il Palermo, un’altra partita molto ostica, poi ci concentreremo sulla Supercoppa. La squadra mi sta piacendo molto nel modo di affrontare le partite e soprattutto il grande gruppo. Bisogna migliorare i cali di concentrazione dopo i gol fatti; dobbiamo far meglio anche sulle seconde palle, le palle inattive, punizioni e calci d’angolo. Per contrastare gli esterni molto veloci del Catania il mister ci ha detto di attccarli alti e non farli girare. Due ore di allenamento fanno bene!”

Prende la parola Simone Palombi, neo entrato e talismano biancoceleste, con l’assist per il gol di Tounkara.

“Non me l’aspettavo, appena entro cerco sempre di dare sempre il meglio. Dopo la doppietta nel primo match, ora l’assist. Ho ricambiato Tounkara che mi ha fatto l’assist contro il Napoli. L’ambientamento va bene, non è molto difficile. Abbiamo subito conosciuto i più grandi del ’95; con Tounkara mi trovo bene anche in allenamento. Entrare dopo non è facile, ma se il mister ti fa entrare vuol dire che ci conta. Mamadou mi deve un caffè!

A chiudere il ‘man of the match’, Mamadou Tounkara.

Quando hai segnato sei corso verso la panchina. E’ sempre un’emozione segnare un gol, che dedico al mister. Mi chiedevano tutti di andare forte che il Catania era una squadra pericolosa, è sempre stata una rivale difficile. La squadra è propositiva: “Stiamo lavorando bene, per gli attaccanti e le seconde palle; lavoriamo in allenamento, lì davanti dobbiamo stare sempre attenti perchè chi segna vince. Lo scudetto deve darci più fame e dobbiamo scendere in campo con l’orgoglio di averlo vinto. Appena è arrivato Keita è arrivato anche il tuo gol. Keita voleva entrare in campo, urlava “Ha segnato Mamadou!” Il rapporto con lui è ottimo, ci scambiamo consigli, ci emozioniamo ai gol cha facciamo. Gli auguro tutto, mi viene da piangere per lui, ha lavorato tanto, ha tutte le qualità per fare bene.”

A cura di Francesco Iucca

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