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PULICI: “LAZIO, se lo vendi è una vergogna”

CORRIERE DELLO SPORT – “Il tifoso è deluso perché non ce lo aspettavamo”…

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Portiere dello scudetto ’74 con Maestrelli, bandiera e dirigente storico della Lazio, di cui è stato direttore generale, responsabile del settore giovanile e anche avvocato difensore nel processo sportivo di Calciopoli del 2006, Felipe Pulici dice la sua sulla possibile cessione di Hernanes, sul Corriere dello Sport: Penso sia legittimo che l’Inter vada a sondare un giocatore importante come Hernanes perché ha qualità, classe e conosce il campionato italiano. Per andare a chiedere Hernanes, ci deve essere una contropartita economica soddisfacente per chi lo vende. Dispiace, ma può succedere che una società accetti di vendere uno dei suoi giocatori più importanti”.

Lotito ha parlato di una proposta indecente. 
“Questo aspetto riguarda le strategie. Nel momento in cui ricevo una richiesta a fine gennaio, è giusto che lo faccia pagare molto. Ne approfitto per avere una contrattazione a mio favore. Dispiace si arrivi alla fine di gennaio per discutere la cessione del giocatore più importante”.

Quale sarebbe la valutazione giusta per “accettare” la cessione di Hernanes? 
“Non meno di 25 milioni per come sta giocando, per le motivazioni che ha dovendo andare al Mondiale e per quello che garantirà dopo. Non finirà di giocare a giugno”.

Si indebolirebbe la Lazio se decidesse di cedere Hernanes? 
“Questo lo dirà il campo, certo che c’è un indebolimento. Hernanes si è ritrovato ultimamente, anche se in precedenza aveva giocato partite diverse. Se l’allenatore lo mette al posto giusto, a ridosso dei 16 metri, è un giocatore micidiale. E poi non lo so, ma non mi pare che Lotito abbia già in mano un sostituto valido”.

La Lazio può rinunciare a un giocatore così forte? 
“E’ giusto mettere sul mercato i giocatori nel momento in cui c’è la convenienza, in un periodo diverso, non a gennaio, quando si parla di mercato di riparazione. Si interviene per aggiustare un organico. Se rientra in un discorso futuro, puoi metterlo sul mercato in estate con una programmazione diversa. A gennaio lo fai solo per incamerare dei soldi e non sotto il profilo tecnico”.

Il punto dolente è il contratto. 
“Cederlo e non sostituirlo con un giocatore altrettanto bravo significherebbe che anche gli obiettivi potrebbero venire meno. Può incidere sulla squadra. Gli altri giocatori cosa dovrebbero dire se vedessero partire il più forte? Sono scelte della proprietà delle quali non voglio discutere”.

Meglio tenere Hernanes a scadenza o recuperare dei soldi? 
“Se non si riesce a trovare degli accordi che potrebbero favorire il prolungamento, uno cerca di salvare il salvabile. La cosa da chiarire, se si può, è se la società ha avuto l’intenzione o meno di allungare ed Hernanes non ha accettato il rinnovo. Il rischio con gli stranieri e in generale di tutti i professionisti, è che se non si sentono soddisfatti di un rinnovo, di fronte a una diversa opportunità spingono affinché non svanisca”.

Reja come potrà sopperire? 
“Non conosco il mercato, però la Lazio recupera Mauri e poi ci sono dei giovani. Non dobbiamo dimenticare la politica della società, che ha puntato e ha voluto portare dei giovani, li ha pagati, ora li deve valorizzare. Ritengono di avere in organico qualcosa di importante e sufficiente per sopperire in questi tre o quattro mesi della stagione. Si è fatto male Ederson, ora Felipe Anderson dovrebbe diventare il protagonista numero uno e dimostrare che sia il giocatore voluto in estate. Aspetterei il prossimo mercato. Oggi non vedo il tempo necessario per scoprire uno in grado di pareggiare Hernanes”.

Ma la Lazio non rinforzerebbe una diretta concorrente? 
“Sono tutte dirette concorrenti. Non devo guardare l’Inter perché gli ho eventualmente ceduto un mio giocatore. Devo guardare al mio organico e pensare di poter raggiungere l’Inter. Non faccio questi calcoli”.

Chiudere il mercato con la cessione di Hernanes non sarebbe un bel colpo per la gente. 
“Il tifoso è deluso perché non ce lo aspettavamo. Mi metto dalla parte loro. Dopo gli ultimi risultati, con il ritorno di Reja e il nuovo modulo, tutti pensavano si riuscisse a mantenere questo standard sino alla fine del campionato per poi fare interventi ulteriori. Speriamo che la squadra si trovi responsabilizzata e dimostri le sue qualità. Il tifoso deve anche accettare un programma di organizzazione della società. Se queste sono le opportunità da cogliere, bisogna essere nella condizione di accettarle”.

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