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BIAVA, il ministro della difesa: senza di lui crolla il muro biancoceleste

LAZIONEWS.EU. Nelle 15 partite in cui è stato assente il difensore lombardo, la LAZIO ha incassato più della metà delle sue reti subite…

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LAZIONEWS.EU – Proprio come quattro mesi fa il NAPOLI stende la LAZIO con il risultato di 4-2. Una vittoria firmata Gonzalo HIGUAIN che, come lo scorso dicembre, ha fatto letteralmente ammattire la retroguardia biancoceleste, orfana di BIAVA in entrambe le occasioni. Tra andata e ritorno, CANA, CIANI e NOVARETTI si sono resi protagonisti in negativo dei confronti facendo incetta di errori marchiani ed ingenuità evitabili dimostrando di non saper reggere l’urto quando di fronte hanno un top player come il ‘Pipita’, che ha messo a nudo le loro carenze tecniche e caratteriali. Il loro impegno in campo non è mai mancato, ma senza una giusta guida i tre sembrano smarrire la retta via e sciogliersi come neve al sole sotto le offensive avversarie. Un problema annoso per una squadra che fonda il suo gioco sulla chiusura ermetica degli spazi e le ripartenze rapide. Un problema che si ripresenta ogni qualvolta manca all’appello BIAVA

SENZA BIAVA SONO GUAI – Il lombardo è il ministro della difesa laziale e, nonostante la sua carta di identità, rappresenta ancora un elemento imprescindibile per l’intero reparto. Lo confermano anche i numeri: nelle 15 gare in cui non ha giocato, la LAZIO ha incassato la bellezza di 25 reti. Praticamente più della metà dei gol subiti (quasi il 56% per la precisione…) sono arrivati con una retroguardia priva di BIAVA. E, se si esclude la debacle con la JUVENTUS nella seconda giornata, nelle più pesanti sconfitte stagionali (la gara con l’HELLAS al Bentegodi e i due confronti col NAPOLI) c’è una costante molto significativa: l’assenza del centrale di Seriate. Una coincidenza? Difficile. Così come non lo è quel senso di smarrimento che si avverte nei suoi compagni di reparto quando lui non c’è.

PROSPETTIVE FUTURE – Il contratto di BIAVA è in scadenza il prossimo 30 giugno e, come confermato tempo fa dal suo agente alla nostra redazione, il giocatore si trova benissimo a Roma (dove si è consacrato dopo una lunghissima gavetta…) e la LAZIO ha la massima priorità per lui. Trovare un accordo non è certamente un problema e la storia lo insegna: l’anno scorso rinnovò dopo la vittoria della Coppa Italia, una precisa scelta di rimandare i discorsi economici legati al futuro per non farli interferire con le questioni di campo. Anche quest’anno sarà così: la volontà è quella di proseguire insieme nonostante la corte dell’ATALANTA, che gli permetterebbe di riavvicinarsi a casa, sia spietata. La società dovrà quindi fare attenzione e prendere una decisione a breve, ma una sua eventuale permanenza non può tramutarsi in un alibi per per ciò che non è più ulteriormente rimandabile: l’acquisto di un centrale di livello, un giocatore in grado di raccogliere il suo testimone e guidare la retroguardia laziale. Un reparto che vedrà sicuramente l’addio di DIAS ed uno tra CIANI e NOVARETTI (col francese che ha più mercato), che non potrà avvalersi inoltre dello stesso BIAVA per un intero campionato. Alla soglia dei quaranta anni sarebbe impossibile chiedergli di scendere in campo sempre, il suo impiego andrebbe sicuramente centellinato. Urge quindi una rifondazione e il ds TARE lo sa, tanto da aver già attivato il suo radar per scovare in giro per l’Europa un “giovane BIAVA”. Una missione che non può fallire: ne va della solidità difensiva della LAZIO che sarà.

Daniele Gargiulo

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