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Battuta infelice su MAROTTA? LOTITO smentisce: “Dichiarazioni false”. Il dg della JUVE risponde: “Si commenta da solo”

Il presidente parla anche del momento della squadra: “Il problema non è PIOLI, la squadra si deve ancora assestare: ecco cosa serve””…

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NOTIZIE LAZIO – A margine della prima assemblea di Lega di Serie A, il presidente Claudio LOTITO ha avuto modo di rilasciare diverse dichiarazioni…

27/9

AGGIORNAMENTO ORE 20.10 – Arriva anche la risposta pacata del dg della Juve Giuseppe MAROTTA, pochi minuti prima del match contro l’Atalanta. “Sono frasi che si commentano da sole, è inutile parlarne, se ne è già parlato troppo. Io sono un uomo di calcio e preferisco parlare di calcio”ha detto a ‘Sky Sport’-.

AGGIORNAMENTO ORE 8.05“Le mie dichiarazioni su Marotta sono false”. Intervistato durante la trasmissione “Il Tribunale delle Romane” in onda su Rete Oro, il presidente biancoceleste Claudio LOTITO ha smentito categoricamente le dichiarazioni attribuitegli nel tardo pomeriggio, in cui si faceva riferimento ad una battuta di cattivo gusto che avrebbe rivolto al direttore generale della Juventus.

26/9

AGGIORNAMENTO ORE 19.50 – Dopo averlo criticato in mattinata per la gestione degli incarichi di politica sportiva, nel pomeriggio al presidente della Lazio Claudio LOTITO è scappata una battuta infelice sull’ad della JUVENTUS, Giuseppe MAROTTA. Mentre ai giornalisti raccontava in un clima scherzoso che i presidenti Massimo FERRERO ed Enrico PREZIOSI, avevano chiarito screzi passati durante una pausa dell’assemblea della Lega Serie A, a pochi giorni dal derby di Genova di domenica, è stato domandato a LOTITO se avesse fatto pace col dirigente bianconero: “Il problema con Marotta è…”, ha iniziato il presidente biancoceleste, e un operatore tv lì presente lo ha instradato aggiungendo: “Il problema è che non sa dove guarda”. Allorchè ha aggiunto ridendo: “Il problema con Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l’altro mette i punti”.

AGGIORNAMENTO ORE 11.45 – Speriamo che il momento passi, a Pioli ho detto che conta vincere e non solo la qualità del gioco“. Dopo la seconda sconfitta di fila il presidente della Lazio Claudio LOTITO torna a parlare andando a ribadire la fiducia nell’allenatore: “E’ fuori luogo parlarne dopo 4 partite, ha un rapporto ottimo con la squadra, il problema non è lui. Se sono preoccupato? Di certo non sono contento, ma non ci sono i presupposti per vedere tutto nero – ha risposto il numero uno biancoceleste prima dell’assemblea della Lega di serie A -. Col Genoa dovevamo vincere 7-0, prima degli infortuni gravi, ieri la palla non voleva entrare. L’ho detto anche al mister, ora conta vincere al di là della qualità, non conta solo giocare bene. E’ un momento un po’ particolare, la squadra si deve assestare. Ci sono stati tanti cambiamenti, anche nello staff tecnico, e serve un po’ di rodaggio. Abbiamo anche tanti infortuni, sette giocatori sono fuori. Nonostante le defezioni la squadra esprime qualità di gioco ma non concretezza. Sono convinto che alla lunga lavoro e spirito di gruppo prevarranno. Non riusciamo a concretizzare, anche ieri abbiamo avuto tante occasioni ma se non butti la palla dentro, rischi di prendere un tiro ed un gol”. Il numero uno biancoceleste, in conclusione, ritorna sulle critiche piovutegli addosso nelle scorse settimane: “Critiche e battute nei miei confronti per la mia ‘onnipresenza’? E’ una leggenda metropolitana che nasce da situazioni. Io dormo poco, lo sanno tutti, questo determina la capacità di essere sempre su tutte ‘le palle’, come si dice nel calcio, così come su tutti i problemi amministrativi. I colleghi mi hanno dimostrato fiducia, questo nasce dalla mia dedizione e dalla competenza che mi è riconosciuta. Chi non ha questo appeal dal punto di vista del ruolo e delle capacità, si lamenta di Lotito sempre presente“.
Il patron della LAZIO poi lancia delle frecciate ‘velate’ all’ad della Juventus Giuseppe MAROTTA e il centrocampista della Roma Daniele DE ROSSI“Chi si è lamentato è da 5 anni alla vicepresidenza del settore tecnico e aspetto ancora una sua proposta, un giorno ci racconterà cosa ha fatto. E poi vorrei che le critiche venissero dai miei colleghi e non dai dipendenti. Il mio ruolo in Figc è riconosciuto anche in Lega, sancito da una elezione dove ho preso 18 voti su 20 per essere eletto consigliere federale. Inoltre nell’ambito del comitato di presidenza ho avuto deleghe precise, fra cui rapporti istituzionali in ogni sede. Forse qualcuno è abituato ad avere incarichi senza svolgerli né avanzare proposte innovative. Io non vado in Nazionale per vedermi la partita, lo farei meglio da casa. E’ una strumentalizzazione voluta di persone che non hanno ruoli rappresentativi perché non sono stati eletti né candidati. In questo Paese c’è gente che impiega il tempo a impedire ad altri di costruire. Il programma di rilancio del sistema calcistico che stiamo cercando di attuare è condiviso da tutte le società. Sono convinto che in poco tempo daremo una scossa importante”.

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