Diritti tv gonfiati e scalata al Milan, mistero su indagine segreta. Fininvest: “Solo disinformazione”

SERIE A – Costi dei diritti Tv gonfiati e scalata al Milan: sono queste, secondo la Repubblica (Mensurati/Randacio), le ipotesi di reato finite sotto il mirino della procura di Milano. Secondo il quotidiano sarebbe stato aperto un procedimento per analizzare a fondo il meccanismo di assegnazione dei diritti ed un eventuale coinvolgimento di Infront,  dopo che l’Antitrust si era presentata in Lega Calcio per acquisire le carte relative alla spartizione per il triennio 2015-18. Tra le carte dell’accusa, sottolinea l’articolo di Repubblica, ci sarebbero anche tracce dei movimenti societari che hanno accompagnato la discussa compravendita dell’Ac Milan (non ancora completata), tra la famiglia Berlusconi e il tahilandese Mister Bee.

Pronta la risposta della Fininvest, che tramite una nota spiega: “La Fininvest nulla sa di inchieste della Procura sulla vicenda Milan ed esclude che tali inchieste possano esistere. Ribadisce la cristallina correttezza dei propri comportamenti. Ma denuncia con vigore un modo di fare disinformazione che ha superato ormai ogni limite”.

Stessa linea seguita dall’avvocato Ghedini: “Ipotizzare che vi sia un’indagine della Procura di Milano, che certamente non può esservi, per una compravendita tra società private che non è ancora avvenuta, è tanto assurdo quanto gravemente diffamatorio. Parimenti priva di ogni fondamento appare anche la correlata notizia di un’indagine sui diritti tv riguardanti il calcio in generale che, se sussistente, certamente non coinvolge il Milan né altra società del gruppo”, le parole del legale riportate da La Stampa.