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Tris d’assi per la Lazio, anche il Rosenborg si inchina alla legge dell’Olimpico

LAZIONEWS.EU – Altri tre punti con il brivido per la squadra di Pioli, la qualificazione ai sedicesimi è a un passo…

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Pubblicato il 22/10 alle ore 20.58

LAZIONEWS.EU – Torna l’Europa League, la Lazio indossa il completo elegante, rigorosamente nero. Le emozioni non tardano ad arrivare, la serata di gala si anima subito: Hoedt ha ancora nella mente le immagini del gol contro il Saint Etienne e ci riprova, sulla sua strada si mette il palo. La palla resta lì, Mauri avrebbe l’occasione buona per ricordare cosa significa gonfiare la rete, ma il numero 6 vede frantumarsi i suoi sogni sulla traversa. Neanche tre minuti e il Fato gioca ancora una volta con la Lazio: Mauricio stoppa maldestramente, il tentativo di recupero su Skjelvik è ancora più goffo: l’arbitro sventola il cartellino rosso sotto il naso del brasiliano, ormai abituato al rosso. Pioli corre ai ripari: fuori Onazi dentro Gentiletti, in mediana va Mauri. Nonostante l’inferiorità numerica è la Lazio a fare la partita, il Rosenborg si limita ad aspettare. Ci prova Candreva, poi Svensson fa correre un brivido lungo la schiena di Berisha. La Lazio fiuta il pericolo, basta un’accelerazione per mettere in difficoltà la retroguardia norvegese: i lunghi difensori del Rosenborg soffrono le palle centrali, Candreva lo capisce prima degli altri e regala a Matri un pallone da calciare con rabbia. 1-0, i biancocelesti sono avanti. Il destino da, il destino toglie: si spiegano così i due pali colpiti prima da Skjelvik e poi da Soderlund. La prima frazione si chiude con la Lazio avanti, nella ripresa ci sarà da soffrire.

Nessun cambio al rientro in campo, sono sempre gli uomini di Pioli a fare la partita. Un paio di occasioni potenziali, poi il gol di Felipe Anderson che sembra spianare la strada al successo. Il brasiliano va in pressing, Mauri raccoglie e serve Matri che, altruista, ridà la sfera al numero 10 laziale. Uno sguardo al portiere, destro di giustezza su cui Hansen si allunga senza poter fare nulla. Il doppio vantaggio spegne la Lazio, i biancocelesti si rilassano e il Rosenborg ne approfitta: Skjelvik, il più pericoloso dei suoi, crossa per Soderlund, il gigante norvegese stacca di prepotenza e batte Berisha. Seguono attimi di terrore per i pochi spettatori laziali, poi la discesa di Radu rimette tutto a posto. Il tocco con il difensore avversario è lieve, l’arbitro opta per la massima punizione. Candreva si fa parare il tiro dagli undici metri, ma la ribattuta lo premia. Un gioco da ragazzi depositare in rete, i tre punti sono in cassaforte. Il Rosenborg prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma serve di più per togliere a questa Lazio la vittoria. Quando il match volge al termine arriva il rigore anche per il Rosenborg: ci pensa Berisha a lasciare tutto invariato, il risultato era ormai scritto. Altri 3 punti al profumo d’Europa per la squadra di Pioli, il primato è blindato: biancocelesti con un piede e mezzo ai sedicesimi, con un po’ di fortuna il discorso potrebbe essere chiuso già in terra scandinava.

Matteo Vana

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