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Papadopulo: “Lazio puoi rialzarti. Zamparini e Lotito? Diversi, ma simili”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’ex tecnico: “La fascia da capitano? Non è fondamentale…”

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Pubblicato il 20-11-2015 alle ore 15:00

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Lazio e Palermo, due destini che si uniscono. La sfida tra biancocelesti e rosa nero ha sempre avuto un valore superiore ai semplici tre punti in palio: l’anno scorso segnò la rinascita della truppa di Pioli, quest’anno è uno spartiacque per entrambe. Per saperne di più sull’incontro di domenica, la redazione di Lazionews.eu ha contattato l’ex tecnico di entrambe, Giuseppe Papadopulo.

Lazio-Palermo. E’ uno spartiacque per entrambe?

“Sicuramente ha un’importanza capitale per entrambe. La Lazio, dopo un periodo involutivo, ha necessità di ritrovare la vittoria per cullare le speranze di alta classifica che le competono. Per quanto riguarda il cambio di panchina, secondo me non così urgente, dovrà continuare sulla scia dell’ultima partita, vinta in casa contro il Chievo, per allontanarsi dalle zone basse”. 

Lotito o Zamparini?

“Devo dire che sono due presidenti diversi con i quali ho avuto, e ho tutt’ora, un ottimo rapporto. Sono personaggi che portano avanti con forza le loro idee: in alcune occasioni possono essere condivisibili, in altre meno. Sono due presidenti molto attaccati alle loro società per le quali hanno fatto molto e molto faranno ancora”.

Dove possono arrivare i biancocelesti?

“Se ritorna umile e si rende conto che non bisogna mai appagarsi nel mondo del calcio, può recuperare parecchio terreno. I giocatori disputano grandi prestazioni in nazionale, ma dovrebbero cercare di dare qualcosa di più in campionato. Se giocano in nazionale vuol dire che fanno bene in campionato: se così non fosse anche la strada per la selezione nazionale diventa difficile”.

Quale, tra il terzo posto e la conquista dell’Europa League, è l’obiettivo che deve porsi la Lazio?

“Io credo che sia più abbordabile il campionato. La qualità non è altissima, soprattutto quella espressa in questa prima parte di stagione, quindi secondo me la Lazio farebbe bene a concentrarsi sulla Serie A”. 

In casa Lazio non si sono ancora placate le polemiche sulla fascia di capitano. Secondo lei è una questione così importante?

“E’ importante, ma non può essere determinante affinché le cose vadano bene. Bisogna appellarsi all’intelligenza delle persone: quando ci si appella a questo tutto rimane facile e non c’è necessità di assumere prese di posizione che non giovano a nessuno. Io tra i due litiganti farei prevalere il terzo (ride, ndr). Io proporrei un confronto tra di loro in modo da togliere responsabilità all’allenatore e alla società. Sarebbe un segnale di grande maturità che gioverebbe alla squadra, secondo me”.

Quanto conta l’allenatore in una decisione del genere?

“E’ valutabile in base all’intelligenza dei soggetti in questione. Se i soggetti mettono da parte il proprio io per il bene della squadra può essere importante. L’allenatore credo che non propenda da nessuna parte, questa è una di quelle situazioni di cui qualsiasi allenatore farebbe volentieri a meno”.

Matteo Vana

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