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Corradi: “Inzaghi, schiera il tridente! Io lasciai dei soldi alla Lazio”

NOTIZIE LAZIO – L’ex attaccante biancoceleste analizza il momento della squadra….

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NOTIZIE LAZIO – Bernardo Corradi, ex attaccante biancoceleste, interviene a Radiosei per fare il punto della situazione in casa Lazio. Ecco le sue dichiarazioni:

È difficile fare domande a caldo ai giocatori ed allenatori?

Capisco la tensione a fine partita, ma ormai gli allenatori e i giocatori fanno parte dello show business. Cerco sempre di fare domande tecniche, la gente a casa si informa ed è molto competente”.

Quando viene Inzaghi, un tuo ex compagno, come ti poni?

“Spero sempre che faccia bene. Non voglio mai mettermi in situazioni scomode con lui, con cui ho anche un rapporto di amicizia. Anche se poi si parla di calcio e se lui sbaglia è anche costruttivo ammetterlo. Da un errore si migliora sempre”.

Non era facile venire dopo il caso Bielsa…

“Lo devono supportare. Non è la persona su cui la società aveva puntato all’inizio, gli hanno affidato la squadra e c’era il rischio che questa gli si potesse ritorcere contro se non fossero arrivati i risultati. Ora sta facendo bene e l’ingresso di Peruzzi l’ha aiutato molto”.

Sull’impianto tattico della Lazio:

“L’Udinese si è concessa, ha sbagliato partita. Gli esterni laziali hanno sempre ricevuto palla ed hanno sempre puntato gli avversari. Senza Biglia io affronterei la Lazio andandola a prendere. Se riesci a mettere gli esterni in condizione di non dover pensare sempre alla fase difensiva, la Lazio ne potrà trarre giovamento”.

La formazione contro il Milan ti è piaciuta? Come vedi Felipe Anderson in quel ruolo?

“Nei primi 37 minuti la Lazio ha giocato bene. De Vrij poi lascia la difesa, Cataldi non fa la coperturs preventiva su Bacca, perdi palla e il Milan ti infila. Non è semplice pensare che Felipe Anderson faccia sia la fase difensiva che quella offensiva al 100%, se torna sempre dietro è meno lucido davanti”.

I margini di miglioramento ci sono?

“Immobile attacca molto bene la profondità e con gli esterni della Lazio la differenza la fa Milinkovic-Savic, un giocatore con una stazza importante e che in area si fa sentire. I suoi inserimenti sono fondamentale”.

Immobile ha avuto una flessione…

“Si è battuto tantissimo nella fase di non possesso. Non andava mai verso la porta. Deve sfruttare le sue caratteristiche, deve cercare di tagliare da esterno verso la porta”.

Su Bastos:

“Credo che il valore aggiunto della difesa sia De Vrij. Con lui rendono tutti di più, la sua assenza si è sentita molto. Bastos molto bene sull’uomo e sull’anticipo, ha cambiato campionato e ci può essere un periodo di ambientamento”.

Keita con Immobile, come devono giocare?

“Quando giocano a tre Ciro sa che gli esterni saltano sempre l’uomo, deve riuscire lui a capire cosa fanno i suoi compagni. Io giocavo con Fiore e sapevo se tagliava sull’esterno o veniva dentro il campo. Keita è più adatto di Felipe a fare la seconda punta, può giocare anche davanti da solo ma serve spirito di sacrificio”.

Su Djordjevic:

“Ha iniziato bene alla Lazio, poi ha avuto quel brutto infortunio. Fa tanto lavoro sporco, come lo facevo io. Io lavoravo molto per Fiore, Lopez e Cesar”.

Sulla banda Mancini:

“Io credo che un allenatore incida fino ad un certo punto, perchè in campo ci vanno i giocatori. L’attaccante era Crespo, poi venne ceduto e mi presero come contropartita come richiesto da Mancini. Io potevo rifiutarmi di venire alla Lazio, ma era una grande squadra”.

Sulle esultanze:

“Di esultanze ne abbiamo fatte diverse. Stavamo bene dentro lo spogliatoio, era normale creare esultanze sempre diverse”.

Gli ingaggi e i problemi societari:

“Prima erano molto alti. Però c’erano dei problemi in società, in alcuni momenti non arrivava lo stipendio. Il piano Baraldi per salvare la Lazio? Accettarono tutti. Io andai a trattare poi con la Lazio e Lotito, ma con papà abbiamo deciso di lasciare qualcosa della Lazio”.

La Juventus è imbattibile?

Adesso non sta giocando benissimo. Non sono al top fisicamente, ma è una squadra che ti fa male se l’ha affronti a basso ritmo. La devi aggredire, se ti difendi prima o poi lo prendi. La Lazio contro i bianconeri ha fatto bene”.

Chi vorresti allenare?

“Io inizierei subito all’estero, ci sono stato tante volte e conosco bene le lingue”.

Come giudichi Milinkovic sul gioco aereo?

“Secondo le statistiche lui è quello che in A ha vinto più duelli aerei. Quando la Lazio fa fatica a costruire, la Lazio lo porta sulla linea degli attaccanti. Avrà tutte le possibilità per imporsi, è ancora molto giovane”.

Saluta Inzaghi:

“Si rilassi in questa sosta!”

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