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AVVERSARIA. Il Torino all’ultima chiamata per un posto in Europa: da Belotti a Ljajic, tutte le armi di Mazzarri

AVVERSARIA TORINO LAZIO – A poco meno di un mese alla fine del campionato la Lazio è in piena corsa per un posto nella prossima Champions League. La squadra di Inzaghi, attualmente al quarto posto ma a pari punti…

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AVVERSARIA TORINO LAZIO – A poco meno di un mese alla fine del campionato la Lazio è in piena corsa per un posto nella prossima Champions League. La squadra di Inzaghi, attualmente al quarto posto ma a pari merito con la Roma, deve cercare di ottenere il massimo dei punti prima dell’ultima giornata di campionato quando, all’ ‘Olimpico’, arriverà l’Inter. Il weekend che sta per arrivare potrebbe essere decisivo in tal senso; i biancocelesti, infatti, giocheranno conoscendo già il risultato delle due rivali e se è vero che la corsa va fatta su se stessi, il vantaggio mentale potrebbe altresì rilevarsi determinante. Ad attendere la Lazio c’è il Torino di Mazzarri: all’andata fu un disastro, complicato dalla direzione arbitrale del sig. Giacomelli. I granata, sfruttando un’espulsione inesistente ai danni di Immobile, si imposero per 3 a 1: è giunto il momento della rivincita.

GLI ULTIMI RISULTATI – Al giro di boa del campionato, il Torino ha cambiato il proprio allenatore: dalla prima di ritorno, infatti, Sinisa Mihajlovic è stato sostituito da Walter Mazzarri. Il presidente Cairo si aspettava un innalzamento del livello delle prestazioni più significativo, ma sino a qui il tecnico toscano ha raccolto 22 punti contro i 25 totalizzati dal suo predecessore, non apportando quindi alcun salto di qualità. Il bilancio delle ultime partite è comunque equilibrato con 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte all’attivo: in casa non vincono dall’8 aprile ma l’avversario battuto era l’Inter di Spalletti (Torino-Inter 1-0). I granata, inoltre, hanno fermato sull’1 a 1 il Milan e all’ ‘Olimpico’ non escono sconfitti dal 18 marzo (Torino-Fiorentina 1-2). Affrontare questa squadra sotto la ‘Mole’ non è per niente semplice soprattutto perché Mazzarri deve assolutamente vincere se vuole proseguire il sogno di un posto nella prossima Europa League: la classifica dice 47 punti e decimo posto, a -7 dall’obiettivo. Sfida difficile ma matematicamente ancora possibile.

L’ALLENATORE – Walter Mazzarri è un ex calciatore, di ruolo centrocampista. Nato a San Vincenzo (Livorno) nel 1961, ha esordito in Serie A nel 1982, con la maglia del Cagliari. Gli anni più importanti della sua carriera li ha vissuti ad Empoli dove, tra l’83 e l’88, ha collezionato 91 presenze e 4 gol conquistando anche una promozione nella massima serie. Cresciuto sotto la guida di Renzo Ulivieri nel Bologna, Mazzarri ricopre per la prima volta il ruolo di allenatore al Livorno nella stagione 2003-04, ottenendo subito una promozione in Serie A. La categoria la vive però alla guida della Reggina, squadra con la quale viene conosciuto ed apprezzato dal mondo del calcio: nei tre anni passati in Calabria, Mazzarri ottiene altrettante salvezze di cui una miracolosa, arrivata nonostante 15 punti di penalizzazione. Nel 2007 passa alla Sampdoria e con i blucerchiati perde la Finale di Coppa Italia proprio contro la Lazio, ai rigori, ma la delusione viene assorbita dalla chiamata del Napoli. Il tecnico toscano vive sotto al Vesuvio gli anni più importanti della sua carriera, almeno sino ad oggi: dal 2009 al 2013, Mazzarri ottiene il record di risultati utili consecutivi del club (15), il record di punti in Serie A del Napoli e la qualificazione alla Champions League. Nel 2012 conquista il suo primo trofeo battendo la Juventus per 2 a 0 nella finale di Coppa Italia, competizione che agli ‘azzurri’ non vincevano da 25 anni. Al termine di una stagione conclusa con il record di punti e un secondo posto in classifica, Mazzarri lascia la panchina del Napoli per sedersi su quella dell’Inter. Dopo un primo anno concluso al quinto posto, nella stagione successiva viene esonerato per i scarsi risultati della squadra e nel maggio 2016 si accorda con il Watford per la sua prima esperienza in un club straniero. In Inghilterra riesce a conquistare una salvezza ma poi viene sollevato dall’incarico per delle divergenze con la società: da gennaio è l’allenatore del Torino.

I GIOCATORI CHIAVE – Punta di diamante dello scacchiere torinese è sicuramente il ‘Gallo’ Belotti: l’attaccante della Nazionale, valutato intorno ai 50 milioni di euro, è il capitano della squadra. Nonostante una stagione difficile per via di alcuni infortuni, il numero 9 granata è arrivato a 9 gol e 3 assist: meglio di lui ha fatto solo Iago Falque, già ad 11. A completare il temibile terzetto offensivo c’è Adem Ljajic, il più in forma al momento: da segnalare, inoltre, anche Edera, giovane attaccante che gode della fiducia del tecnico e già andato a segno nella gara di andata contro la Lazio. A centrocampo guida le manovre l’ex juventino Rincon, coadiuvato dal giovane Baselli che piace molto al ds Tare. In difesa occhio alle scorribande sulla destra dell’ex De Silvestri che in questa stagione sta trovando anche il feeling con il gol (3 reti in campionato).

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Walter Mazzarri ha scelto il 3-4-2-1 come schema di gioco per il suo Torino. Molinaro sostituirà sulla sinistra lo squalificato Ansaldi mentre in difesa verrà confermato il terzetto composto da N’Koulou, Burdisso e Moretti. A centrocampo si punta sulla fisicità con Acquah, Rincon e De Silvestri; in avanti Belotti sarà accompagnato da Ljajic e da Edera, in vantaggio su Iago Falque per una maglia da titolare.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): 39 Sirigu; 33 N’Koulou, 13 Burdisso, 24 Moretti; 29 De Silvestri, 6 Acquah, 88 Rincon, 3 Molinaro; 20 Edera; 10 Ljajic, 9 Belotti.

Marco Barbaliscia

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