Berisha, il “mastino”: cuore e grinta a servizio della Lazio. Ed Inzaghi studia come utilizzarlo…

PARMA LAZIO BERISHA – Corre, lotta, ne ha per tre. Valon Berisha rappresenta l’identikit del giocatore che mancava al centrocampo della Lazio. Arrivato in estate dal Salisburgo per una cifra intorno ai 7,5 milioni di Euro, il kosovaro (nato però in Svezia) ha mantenuto le aspettative che tecnico e dirigenza avevano su di lui. L’infortunio muscolare patito durante il ritiro di Auronzo lo ha tenuto fuori nelle prime 6 giornate di campionato ma ora è tornato più grintoso che mai. Nella partita di domenica a Parma, Inzaghi lo ha inserito a mezzora dal termine, al posto di Leiva. Valon si è messo sulla mezz’ala sinistra e la Lazio si è accesa. All’improvviso.

I NUMERI DI VALON – Lulic e Milinkovic lo hanno subito coinvolto nel gioco e Berisha ha preso la squadra per mano: 38 tocchi in 33 minuti di gioco, 26 passaggi tentati, 23 riusciti con una media di oltre l’88%. E poi la giocata decisiva: Patric tocca in area un pallone che sembrava perso, Valon scatta, lo arpiona e Gagliolo lo stende. Rigore, gol di Immobile e poi vittoria. Ma non c’è solo questo nella performance di Berisha al Tardini: il mastino biancoceleste (o pitbull come lo hanno già soprannominato i tifosi) ha vinto il 100% dei contrasti, recuperato un pallone, ed è sempre rientrato in difesa per aiutare con i raddoppi Lulic o Radu.

IL RUOLO – Un giocatore onnipresente che Inzaghi ora dovrà capire come utilizzare. In Nazionale, il ct del Kosovo lo ha schierato dietro le punte e Valon nelle due partite giocate nella sosta ha brillato, collezionando anche un assist. Nella Lazio, al momento, è una mezz’ala di qualità, sulla carta alternativa di Milinkovic ma il campo potrebbe presto promuoverlo titolare. Difficile che il mister possa impiegarlo dietro Immobile, vista anche l’esponenziale crescita di Correa, così come è arduo pensare che Berisha possa limitarsi al ruolo di spacca-partite. In attesa del ritorno a pieno regime di Luis Alberto e Milinkovic, Inzaghi sa di poter affidare le chiavi del centrocampo ad un giocatore motivato e pronto: la Lazio ha trovato il suo guerriero.

Marco Barbaliscia