LULIC, MARCHETTI, RADU e BIGLIA: richiesta comune, futuro diverso

LAZIONEWS.EU – “A breve comunicherò il mio divorzio dalla Lazio“. Queste le parole della discordia di Edy REJA che sono trapelate qualche giorno fa attraverso un noto quotidiano nazionale. Indiscrezione forte, un’autentica bomba prontamente smentita dallo stesso tecnico friulano. Ma quella in realtà quella era solo la punta dell’icerberg: dopo appena ventiquattro ore lo stesso quotidiano rilevò altre dichiarazioni di tutt’altra portata. “Nessuno vuole venire alla Lazio“, un concetto che l’allenatore aveva già detto e ribadito ufficialmente in passato, suscitando la forte reazione del presidente LOTITO. Ma la vera bomba furono le successive parole, capaci di scuotere una piazza già in evidente subbuglio: “Altri calciatori vogliono andar via, c’è confusione…“.

VOGLIA DI CAMBIARE: LULIC E MARCHETTI – Smentite a parte, quello descritto da REJA è un quadro decisamente negativo. In casa LAZIO la situazione non è propriamente rosea, figlia anche di un clima che definire pesante potrebbe risultare a dir poco eufemistico. I rapporti tra tifoseria e dirigenza sono ai minimi termini: mai nei dieci anni di gestione LOTITO si era toccato un punto così basso. Una condizione ambientale che si è ripercossa inevitabilmente anche su qualche giocatore, che considera ormai il suo ciclo in biancoceleste concluso oppure semplicemente vuole cambiare aria. Una descrizione che, stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, riguarda quattro giocatori della rosa laziale che nelle settimane passate hanno chiesto alla società di essere ceduti. Due di loro sono noti e la loro permanenza è estremamente in bilico: si tratta di Federico MARCHETTI e Senad LULIC, pronti a dire addio se dovesse arrivare la giusta offerta (10-12 milioni per il portiere, 15-18 per l’esterno).

VOGLIA DI CAMBIARE: RADU E BIGLIA – Le novità, decisamente eclatanti, riguardano invece due giocatori che, in questa disastrata stagione, hanno trascinato la LAZIO: Stefan RADU e Lucas BIGLIA. Il romeno, dopo sei stagioni a Formello e un contratto in scadenza nel 2016, vorrebbe vivere una nuova esperienza. Nelle settimane passate NAPOLI e FIORENTINA hanno espresso un forte interessamento per lui, ma hanno bruscamente frenato davanti alla richiesta di 15 milioni di euro del presidente LOTITO. Per la società lui è un giocatore cardine dal quale ripartire, ma l’interesse di alcuni club esteri (inglesi soprattutto) potrebbe far cambiare le carte in tavola. Ovviamente se arrivasse davvero un’offerta molto vicina alla valutazione data dalla LAZIO, il terzino romeno potrebbe salutare Formello. Situazione analoga per ‘Il Principito’: sbarcato a Roma appena 12 mesi fa dall’Anderlecht, per 8 milioni di euro, è riuscito ad imporsi dopo un’iniziale fase di ambientamento tribolata, determinata anche dall’incerto rendimento della squadra. Anche lui, come tanti altri suoi colleghi, non può essere soddisfatto della stagione appena chiusa: sia per la mancanza di risultati, sia per la situazione ambientale che spingerebbe chiunque ad andare via, anche perché di certo non mancano estimatori pronti a convincerlo a chiudere la sua esperienza capitolina . Il centrocampista argentino, però, è uno dei cardini sui quali si vuole ricostruire la LAZIO. Le richieste dei due calciatori nascono da un momento di scoramento e di amarezza per quello che hanno vissuto quest’anno, ma sarà dalla loro voglia di ripartire e di riportare in alto la squadra che si dipanerà la prossima stagione. La dirigenza, comunque, resisterà alle avances delle altre società ed è certa che questa stagione verrà buttata alle spalle ad Auronzo, spostando l’attenzione sulla prossima. In teoria per LOTITO  non ci sono ‘incedibili’, ma i due potrebbero andare via sarà solo per ‘offerte irrinunciabili’. Il rumeno e l’argentino saranno la spina dorsale sulla quale crescerà la nuova creatura LAZIO, ma stiamo pure certi che il calciomercato avrà un peso notevole sulle scelte dei due. La palla passa a TARE e LOTITO. RADU e BIGLIA sono pronti a caricarsi sulle spalle la squadra, ma aspettano anche risposte concrete dalla dirigenza.

Gargiulo-Errico