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MARCHETTI VS CONSIGLI, il supereroe del ‘basic instinct’ contro l’eterna promessa: ‘bomba o non bomba’?

LAZIO-SASSUOLO, IL FACCIA A FACCIA. All’Olimpico si sfidano due dei migliori prodotti della scuola italiana di estremi difensori degli ultimi anni…

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LAZIO-SASSUOLO, IL FACCIA A FACCIA
Per vincere serve fare i gol, questo è ovvio quanto elementare e lapalissiano. Così come lo è il fatto che è altrettanto importante non prenderli. Tra poche ore LAZIO e SASSUOLO si sfidano allo Stadio Olimpico per obiettivi del tutto diversi. I biancocelesti di Pioli vogliono trovare continuità di prestazione e risultati dopo il poker di Palermo, mentre gli uomini di Di Francesco sono ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato e dei primi gol dopo quattro giornate di astinenza. Entrambe le formazioni presentano un estremo difensore, come Federico MARCHETTI e Andrea CONSIGLI.

MARCHETTI VS CONSIGLI, il supereroe del ‘basic instinct’ contro l’eterna promessa: ‘bomba o non bomba’?

Dicevamo, al giorno d’oggi, spesso si pensa prima a non prenderle e poi eventualmente a colpire. Inevitabile quindi che è cosa buona e giusta munirsi di un guardiano affidabile per la propria porta. In questo, c’è da dirlo, la scuola italiana di portieri di rivali ne ha veramente pochi. Due dei maggiori esempi degli ultimi anni sono rappresentati dai due che scenderanno in campo all’Olimpico: Marchetti e Consigli costituiscono l’espressione italiana maggiore, su grandi livelli ormai da diversi anni, anche se mai troppo stabilmente nel giro della Nazionale. Da una parte c’è ‘Superman‘, o ‘Spiderman‘, o anche ‘Thor‘ come viene soprannominato il portiere della Lazio ora trentunenne, che ha ripreso il suo posto tra i pali dopo un anno travagliato a dire poco. Un supereroe quindi, come lo chiami lo chiami, che ha la capacità di volare letteralmente da un palo all’altro: nei primi due anni in biancoceleste Federico ha stupito tutti diventando forse il portiere italiano più forte, vero e proprio erede di Gigi Buffon. Portiere affidabile, ma soprattutto geniale, che fa del puro istinto la sua caratteristica migliore. Con la sua ormai famosa parata contro la Juve in controtempo è diventato praticamente un idolo dei tifosi, attento in uscita e insuperabile soprattutto in quelle basse. Federico è una certezza, ma in Nazionale di fortuna non ne ha molta e il Mondiale in Sudafrica ne è la prova: chiamato a sostituire l’infortunato Buffon già dal match con il Paraguay, paga eccessivamente le prestazioni e l’uscita precoce quanto bruciante e inaspettata dell’Italia del Lippi-bis. Marchetti viene praticamente bruciato e quindi l’azzurro rimane un colore ostile in un certo senso, mentre quello biancoceleste lo diventa un anno fa, quando iniziano una serie di problemi fisici che lo tengono lontano dai campi. Piccoli problemi che diventano sempre più grandi sommati tra loro e che pesano anche psicologicamente, sopratutto per le voci spesso insinuanti e infondate che si succedono senza sosta. Ora Marchetti è risorto, anzi rinato perché mai se ne è andato, si è ripreso la porta (contro i neroverdi la terza presenza dopo quella con Udinese e Palermo) per tornare il solito supereroe. Per sostituire eventualmente il portiere ex Cagliari in caso di ulteriori problemi, si era pensato proprio all’attuale portiere del Sassuolo, Andrea Consigli, una delle grandi promesse degli ultimi anni in fatto di estremi difensori. Fiorente prodotto del settore giovanile dell’Atalanta, dove ha attraversato tutte le categorie, il giovane Andrea colleziona record di imbattibilità in praticamente tutte le formazioni nelle quali milita, si rende protagonista di due rigori parati in 27 minuti (contro il Cagliari, prima a Larrivey poi a Conti) e diventa uno dei migliori prospetti in assoluto del panorama calcistico italiano. Tuttavia il salto in una grande squadra non arriva, forse anche a causa di qualche imprecisione di troppo, e Consigli rimane una sorta di bomba inesplosa. Il primo settembre, l’ultimo giorno di mercato, viene ingaggiato dal Sassuolo, che deve sopperire al pesante infortunio occorso a Pegolo, ma nelle prime quattro partite sono otto i gol subiti. A dire la verità sette sono arrivati in un solo match, quello contro l’Inter, e negli altri tre Consigli ha mantenuto per due volte la porta inviolata. Ora, a ventisette anni è difficile definirlo ancora come una promessa, ma del resto anche il collega biancoceleste è arrivato ai massimi livelli più o meno alla stessa età. Il nuovo ct azzurro CONTE ha assicurato a Marchetti che se le sue prestazioni torneranno su livelli indiscutibilmente eccelsi la convocazione sarà automatica, cosa che però con tutta probabilità non accadrà a Consigli, per cui la Nazionale (quella maggiore) rimarrà una chimera, almeno per ora.

La redazione di Lazionews.eu

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