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ESCLUSIVA LN. Ag. FILIPPINI: “LORENZO è umile e determinato, grazie a BOLLINI migliorerà ancora”

Il mancino difensore biancoceleste sta facendo la storia del club con i suoi compagni: “Si renderanno bene conto negli anni di quello che hanno fatto e della traccia indelebile che hanno lasciato”…

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ESCLUSIVA LAZIONEWS.EULorenzo Filippini è uno dei principali artefici dello Scudetto Primavera dello scorso giugno. 26 presenze da titolare su 29 gare disputate dai biancocelesti, un rendimento costante e di altissimo livello: il terzino sinistro della Lazio di Bollini ha la stoffa del campione e si sta mettendo in luce sempre di più, meritandosi la convocazione in Europa League. A diciotto anni appena compiuti, Lorenzo è pronto a bissare la splendida esperienza della scorsa stagione: grande corsa e correttezza in campo (solo quattro cartellini gialli in tutta la scorsa stagione) e soprattutto una grande duttilità tattica, il ragazzo ha tutto per puntare in alto.

LAZIONEWS.EU ha contattato, in ESCLUSIVA, il suo procuratore Danilo Caravello

Sig. Caravello, Lorenzo Filippini è uno dei punti di forza della difesa dei Campioni d’Italia della Lazio: come ha vissuto il ragazzo questa prima, stupenda stagione in Primavera conclusasi con lo Scudetto?

Lorenzo è stato ed è tuttora uno dei punti di forza e cardine della Primavera e lo scorso anno la vittoria dello Scudetto lo ha visto assoluto protagonista. E stata una cosa stupenda, indescrivibile e dal grande valore tecnico e credo che Lorenzo, come tutti gli altri ragazzi protagonisti di questa impresa, si renderanno bene conto negli anni di quello che hanno fatto e della traccia indelebile che hanno lasciato sia nella loro vita e carriera calcistica sia nella storia e nell’Albo d’oro della Società.

Lo scorso anno ha giocato praticamente tutte le partite dei biancocelesti (salvo i match contro Vicenza, Napoli e Crotone), per giunta sempre da titolare: segno che Bollini si fida ciecamente di lui. Com’è il suo rapporto con il mister?

Direi che la risposta viene praticamente automatica e da sé, visto che lo scorso anno Lorenzo è stato il calciatore con più minutaggio di tutta la Primavera della Lazio, questo per dire che con il mister il feeling, la stima umana e professionale è reciproca e totale e questo fa si che Lorenzo sia migliorato e potrà ancora migliorare grazie alla guida ed ai consigli di Bollini.

Terzino sinistro e, all’occorrenza difensore centrale: può diventare il nuovo Maldini o, per fare un esempio più recente, il nuovo De Sciglio? E’ pronto per il salto in prima squadra?

Diciamo che Lorenzo ricopre un ruolo di inestimabile valore perché di difensori mancini che possano giocare indifferentemente e bene sia da terzino che da centrale c’è molta carenza. Per quanto riguarda la prima squadra ed i paragoni con i giovani bisogna sempre esser cauti, soltanto il lavoro sul campo ed i miglioramenti giorno dopo giorno diranno quando Lorenzo sarà pronto per il salto in Prima Squadra. Per il momento si è appena affacciato alla ribalta della prima squadra e devo dire che non sta sfigurando e se la sta meritando tutta, ma guai a perdere di vista la realtà che è fatta di lavoro duro tutti i giorni per poter emergere.

Anche in questa seconda stagione Lorenzo è partito molto forte: 5 presenze, tutte da titolare. Peccato per la sconfitta in Supercoppa. Come ha reagito il ragazzo a questa sconfitta, vista la mancata conquista del torneo?

Confermo che anche in questa stagione Lorenzo si sta dimostrando all’altezza della situazione, per quanto riguarda le sconfitte non lasciano mai sensazioni belle né ci si fa mai l’abitudine ma se si è intelligenti e lungimiranti da ogni sconfitta si deve far tesoro degli errori commessi per non rifarli più e migliorare sempre in modo che non ci siano altri passi falsi ed in questo Bollini e la Lazio sono ottimi insegnanti e Lorenzo un ottimo alunno.

Al rientro dalla sosta, la Lazio affronterà prima il Livorno, poi il derby con la Roma: come si sta preparando alla sfida?

Sono due appuntamenti molto importanti della stagione di Lorenzo e della Lazio e come tutte le partite più giuste devono essere preparate con grande attenzione, impegno e lavoro duro cosa che Lorenzo e la Lazio tutta stanno facendo.

Qual è la cosa che le piace più di Lorenzo?

La cosa che mi piace di più di Lorenzo e la sua umiltà, la sua determinazione e la sua voglia di raggiungere nuovi traguardi e di lavorare per migliorarsi sempre: credo che in lui ci siano gli ingredienti giusti per arrivare lontano e per andare d’accordo con chi come me, il mio collaboratore Tonicchi, la sua famiglia, Bollini e la Lazio tutta lo sta consigliando da vicino per farlo migliorare ogni giorno.

Renato Boschetti

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