ACCADDE OGGI. Fiore e Corradi trascinano, Couto fa doppietta. Europa a un passo

ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

LAZIO – 18 aprile 2004. A tre giorni dal derby e ad una settimana dal confronto diretto con l’Inter, la Lazio rischia di compromettere la propria clamorosa rincorsa Champions contro un’Ancona già retrocessa, per giunta nel proprio stadio. Prima il vantaggio di Bucchi dopo appena 11 minuti, poi il secondo sorpasso marchigiano al 64’ con Andersson, che vanifica il pareggio lampo di Fernando Couto. Roberto Mancini, nell’intervallo, manda in campo Fiore e Corradi e le due “riserve di lusso” cambiano letteralmente il volto ad una partita giocata, per dovere di cronaca, a ritmi troppo bassi e con scarsa concentrazione. Al 73’ il duttile centrocampista natio di Cosenza regala ai suoi un ultimo quarto d’ora di speranza, alla Cenerentola della Serie A, invece, crollano le gambe: quindi, otto minuti dopo, è ancora Couto a trovare la via della rete, facendo esplodere un Olimpico in apnea totale. Nel finale, chiude i conti Zauri, che permette così ai biancocelesti di tuffarsi sulla probante doppia sfida con tre punti fondamentali in cascina.

STORIA – 18 aprile 1506. Mentre in seno alla cristianità iniziano ad aprirsi le prime crepe arrecate dal protestantesimo, la Roma papalina risponde con un’opera mastodontica, arruolando i migliori artisti del Rinascimento: così, Giulio II riprende la vasta “renovatio dell’Urbe” avanzata da Niccolò V, commissionando la costruzione della basilica di San Pietro al posto di quella paleocristiana, nel luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro.

SPORT – 18 aprile 1990. A Camposampiero, in provincia di Padova, nasce Luca Dotto, campione di stile libero, primatista nazionale nei 100m con 47’’96, record col quale, nel 2016, ha migliorato il tempo di 48’’04 fatto registrare da Filippo Magnini. In carriera ha conquistato due ori europei (più tre in vasca corta), uno ai Giochi del Mediterraneo e venti campionati italiani.

Giordano Grassi