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LAZIO-HELLAS. LA MOVIOLA. Disastro MAZZOLENI: rigore su KLOSE generoso, ma il gol di BIGLIA era regolare

Una giornata decisamente da dimenticare per il direttore di gara, che espelle anche Lulic: rosso che ci può stare, ma…

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La MOVIOLA a cura di Lazionews- Stadio Olimpico, Monday Night della 36a giornata di campionato. Si gioca Lazio-Hellas Verona, vero e proprio spareggio per l’Europa League. Le formazioni hanno un solo risultato utile: la vittoria, anche perchè tutte le altre avversarie hanno portato a casa i tre punti. Match affidato a Paolo Silvio MAZZOLENI della sezione di Bergamo; giudici di linea sono GHIANDAI e DI FIOREIV Uomo VUOTO. Completano la designazione gli Addizionali RUSSO e CALVARESEParte decisamente meglio la Lazio, pericolosa in apertura con un tiro-cross di Candreva. L’occasione più ghiotta è senza dubbio quella capitata sui piedi di Toni al 13′, servito al bacio da Halfredsson che aveva sfruttato uno svarione tra Biava e Biglia. Lo scavetto di Toni davanti a Berisha finisce a lato. Partita dai buoni ritmi, ma che non offre occasioni da gol. Prova a inventarla Keita al 26′ rientrando dalla sinistra e calciando in porta: tiro centrale. Risponde subito il Verona con il tiro potente di Marquinho, di poco alto. Alla mezz’ora passa in vantaggio la Lazio grazie a un contropiede condotto magistralmente da Mauri e concluso con freddezza da Keita. Non dura moltissimo l’1-0 perchè Marquinho rimette in parità il risultato al 37′ con un tiro chirurgico da fuori area. Si scalda il match, la Lazio non vuole perdere tempo e si butta in avanti. Trova il gol meraviglioso con Biglia al 39′ , ma il gioco era fermo per un fallo presunto di Lulic su Pillud che si era immolato. Insiste la squadra di Reja, batti e ribatti in area veronese dopo un cross deviato di Keita e i giocatori biancocelesti non scoccano il tiro decisivo. Rimane così l’1-1 all’intervallo. Al 4′ chance ottima per i biancocelesti con il bel cross di Keita per il colpo di testa di Mauri davanti al portiere che viene rimpallato. Sala spazza via in tempo. All’11 colpo di testa imperioso da corner di Moras che spaventa e non poco la Lazio. Al 15′ passa ancora una volta la Lazio con un bella azione insistita Keita-Lulic, con il bosniaco che intercetta di testa il pallone, si matte davanti a Rafael e lo fulmina con un missile ravvicinato. Al 25′ nuovo pareggio veronese con Iturbe che buca la difesa della Lazio e Berisha da solo davanti all’albanese. Al 29′ chance colossale per Luca Toni che viene servito da Iturbe, ma Berisha dice no da distanza ravvicinata. Al 36′ Verona ancora vicinissimo al vantaggio e ancora da corner. Stavolta stacca Albertazzi e colpisce il palo. Al 39′ passa addirittura in vantaggio il Verona con Romulo che raccoglie il cross di Iturbe. La palla viaggia lenta e incustodita con Radu che non interviene. Rischia di capitolare più volte la squadra di casa, salvata da Berisha e dall‘imprecisione di Toni; a complicare le cose anche l’espulsione di Lulic per un fallaccio su Iturbe. Poi quello che non ti aspetti. Miro Klose fa poco e niente dal suo ingresso in campo, ma si guadagna nel secondo dei 4 minuti di recupero un calcio di rigore (forse generoso) e l’espulsione conseguente di Albertazzi. Mauri se lo fa parare da Rafael, ma il capitano è pronto e mette dentro la ribattuta. Un match pazzo si conclude così sul 3-3, che non serve proprio a nessuno, solo alle avversarie.

IL MATCH- Al 9′ rischia moltissimo Halfredsson per un fallo in gamba tesa su Lulic che lo aveva anticipato. Intervento avvenuto appena fuori l’area di rigore. Al 18′ prima ammonizione del match, agli indirizzi di Stefan Radu, costretto ad usare le maniere forti per fermare Iturbe. Giallo inevitabile. Lazio che mette la freccia al 30′ con il contropiede finalizzato al meglio da Keita Balde Diao. Pareggia la formazione ospite al 37′ con un tiro da fuori di Marquinho, debole ma preciso. I biancocelesti reagiscono immediatamente e troverebbero anche il gol del vantaggio con un tiro al volo di Biglia eccezionale. Mazzoleni aveva però già fischiato per un fallo di Lulic su Pillud. Il bosniaco aveva provato ad arrivare sul pallone vagante in area per buttarlo dentro, ma il difensore gialloblu si era immolato scontrandosi con ‘Speedy’. Rimane molto più di qualche dubbio su questo intervento del direttore di gara. Tutto questo accade al 39′. Al 44′ giallo per Iturbe per un intervento su Candreva. L’argentino va direttamente sull’uomo e l’ammonizione ci sta, ma costa la squalifica al talento di Mandorlini. Si chiude sul pareggio il primo tempo. Al 5′ ammonizione anche per Albertazzi per una trattenuta evidentissima su Candreva. All‘8’ contatto tra gli stessi Candreva e Albertazzi in area veneta con l’esterno romano che va a terra per una presunta trattenuta, ma Mazzoleni fa bene a lasciar giocare. Al 13′ finisce sul taccuino dei ‘cattivi‘ anche Donadel per un fallo su Ledesma in ritardo. Giallo giusto. Due minuti dopo circa Lulic riporta avanti i biancocelesti con un’azione prepotente. Al 17′ arriva il cartellino anche per Marquinho per un brutto fallo su Keita, un piede teso che non può che meritare una sanzione. Al 25′ la Lazio si fa però raggiungere ancora da Iturbe che sfrutta un buco della difesa avversaria. Al 31′ giallo anche per Rafael per perdita di tempo. Nel mezzo occasione importantissima per Toni che spara addosso a Berisha. Il centravanti era in posizione regolare tenuto in gioco dal piede largo di Biava. Bravo il guardalinee. Torna avanti il Verona con il gol da parte di Romulo che sfrutta una dormita della linea difensiva laziale. Al 41′ la Lazio sembra capitolare: Lulic si fa espellere per un fallaccio su Iturbe. L’argentino gli va via e il bosniaco va dritto dritto sull’uomo. Rosso che ci sta; pochi secondi dopo giallo corretto anche per Halfredsson. Al 47′ calcio di rigore per la Lazio per un fallo di Albertazzi su Klose. Il tedesco si lascia un po’ andare dopo qualche timida trattenuta di Albertazzi, che viene ammonito per la seconda volta e quindi espulso. Penalty che può far discutere, un po’ generoso. Sta di fatto che Mauri prima si fa parare il tiro da Rafael e poi mette dentro il tap-in per il 3-3 finale. 

IL VOTO- Un match decisamente pazzo, non semplice per Mazzoleni, che azzecca tutti i cartellini gialli, ma è da rimandare per quanto riguarda alcuni episodi decisivi. Innanzitutto nel primo tempo il gol di Biglia (comunque a gioco fermo, ma per la dinamica si può considerare una rete annullata). Il direttore di gara fischia un fallo di Lulic su Pillud, ma quello tra i due era uno scontro inevitabile, non un fallo. Primo errore. Un altro episodio riguarda il rosso a Lulic: l’esterno biancoceleste va dritto su Iturbe senza grandi possibilità di prendere il pallone e rifila una violenta ancata all’argentino. Data la circostanza (il Verona ha appena segnato il 3-2) c’è da credere che l‘intervento fosse decisamente dettato dalla frustrazione e per questo un po’ ‘cattivo‘. Tuttavia, a livello di dinamica e di tipologia di intervento, il rosso per certi versi si può considerare esagerato. Come si può considerare esagerato il rigore concesso nel finale alla Lazio. Klose sente un leggero contatto con Albertazzi e con la sua immensa esperienza si lascia un po’ andare. Penalty un po’ generoso che porta anche al secondo giallo (a questo punto discutibile allo stesso modo). Alla luce di tutte queste considerazioni la valutazione di Mazzoleni (che è la vera bestia nera del Verona, mai vittorioso con lui) è negativa: un 5 stropicciato.

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

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