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CALCIOMERCATO LAZIO

Lotito: “De Vrij e Milinkovic non sono sul mercato. Keita? Vi svelo la verità!”

CALCIOMERCATO LAZIO – Il patron biancoceleste ha toccato moltissimi temi…

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Pubblicato il 21/07/2017

AURONZO LAZIO LOTITO DE VRIJ KEITA – Presente a bordocampo per l’allenamento pomeridiano (dopo il quale si è intrattenuto a colloquio con Immobile), il presidente Lotito si è concesso alle domande dei cronisti presenti, tra i quali quello di Lazionews.eu, toccando tantissimi temi tra cui il calciomercato ed il futuro di alcuni giocatori in bilico: “Stiamo lavorando per rinforzare la rosa e credo che questa squadra sia più forte di quella dell’anno scorso. Abbiamo venduto Biglia e abbiamo preso Lucas Leiva. Cataldi è partito ed è arrivato Di Gennaro. Inoltre è stato acquistato Marusic. Abbiamo sbagliato fin qui?”.

KEITA“Sostituto? Nella vita manca tutto meno che i giocatori. State tranquilli che noi siamo sempre pronti a risolvere i problemi, lo abbiamo sempre fatto. Cosa voglio fare con lui? Osservo, faccio l’osservatore… Sono arrivate diverse offerte, importante, per Keita sia dall’Italia che dall’estero, come quella del West Ham. Alcuni club hanno presentato offerte importanti che soddisfano le richieste della società, ma né InterJuventus sono tra questi: loro non hanno presentato proposte. Dipenderà dalla volontà del calciatore, la scelta è sua.Due anni fa non ho venduto alcuni giocatori e devo ammettere che ho sbagliato, però per troppo amore della società e della squadra. La Lazio è un punto di arrivo, non di partenza. Chi non ha voglia di stare qui, lo accompagniamo. Riconoscenza? Non c’entra. Noi non commetteremo più gli errori del passato: se qualcuno vuole andare, vada pure”.

KEITA COME PANDEV? Se rimane senza rinnovo che succede? Non esisteranno più i casi come Pandev, non ci sono più gli arbitrati. Grazie a me, non ci saranno più casi come quelli. Inzaghi sceglierà con Keita se utilizzarlo o meno, se farà parte del progetto tecnico o no. Se uno ti dice non voglio più giocare, che devo fare? Compro un altro giocatore, lo faccio giocare e lo valorizzo. Una società valorizza un giocatore che ha disposizione nel proprio patrimonio. Perdere de Vrij e Keita a zero? Vedremo se andrà a finire così”.

DE VRIJ – “Risolviamo tutti i nodi, ci stiamo lavorando. Questa squadra è più forte di quella dello scorso anno. De Vrij non è sul mercato. Rinnovo? Chiedete a lui, la nostra volontà è di trattenere tutti”.

ENTRATE – “Non ci faremo trovare impreparati. Ora la nostra priorità è acquistare una punta che arriverà a prescindere dalla cessione del senegalese. Bacca? A me piace avere la squadra competitiva. Alcuni giocatori sono competitivi in una squadra e non in un’altra. Sono tanti i fattori che determinato la possibilità che permettono alla squadra di rendere al 100%, come l’ambiente, i tifosi, ecc.”.

KISHNAVigorito lo vuole al Benevento? Chiedetelo a lui (ride, ndr)!”.

MARCHETTI – “Perché non è qui? Chiedete all’allenatore, io mi occupo delle cose da presidente. Prima dicevate che la società non è strutturata, ora è strutturata: chiedete a chi di competenza”.

TIFOSI – “Sono in molti qui? E’ una cosa di cui sono molto contento. Riscontro una presenza molto positiva e serena. Stanno supportando alla grande la squadra. Devo dire che mi è dispiaciuta la prestazione offerta in Coppa Italia, che non è stata in linea con le proprie potenzialità, invece i nostri tifosi hanno vinto 3-0 contro i bianconeri. Ho apprezzato che abbiano applaudito i vincitori alla fine, simbolo di grande maturità e sportività”.

SUPERCOPPA – “Come me la sento? Non me la sento! Una volta ogni tanto toccherà a qualcuno battere la Juventus (ride, ndr)!”.

OBIETTIVI – “Bisogna migliorarsi, non serve dire la posizione in classifica. Quest’anno siamo arrivati quinti. Noi ci attrezziamo e vi dico: la squadra di quest’anno sarà più forte di quella della passata stagione. Le altre squadre? Sicuramente si sono rinforzate di più, ma quello che conta è il campo. L’ho detto tante volte: le squadre non si fanno con le figurine. Vi ricordate i Cosmos? Con Pelè non fecero nulla. Conta il gruppo: l’anno scorso in Premier League ha vinto una squadra da retrocessione. Parliamo degli aspetti sportivi. Sulla carta, il Leicester, era una formazione debolissima. Nella vita contano le motivazioni. Vi faccio un esempio: se uno arriva senza una lira da qualche parte del Paese a Roma, e deve studiare, si deve laureare il prima possibile. Darà il 300% per far prima.

LULIC CAPITANO –  “Scelta autonoma, l’ha fatta la squadra e io la rispetto. Fa parte della nostra storia, ha dimostrato di avere una forma di affetto e interesse per questa maglia. Lo stesso fa Tare, che fa il direttore. Ci mette l’impegno ma anche la voglia e l’entusiasmo per vedere una squadra di livello. Come tutti ci auguriamo. I risultati non li faccio io in campo, io li faccio fuori. Gli altri fanno quello che faccio io? Io non voglio nessun premio”.

CRISI DEL SECONDO ANNO – “Ricaduta? Non penso. Bisogna pensare a godersi le prestazioni. Vendiamo i giocatori? Bene, noi con quei soldi ne compriamo altri più forti. Noi siamo orientati nel prendere calciatori di qualità, non per fare numero. Poi serve anche intuito. Immobile nessuno l’aveva preso, ora è tra i migliori”.

MILINKOVIC – “Nessuno sapeva chi fosse. Torno a ripetere: la società non fa nulla per rendere la squadra più debole, anzi, vogliamo rinforzarla attraverso alcune operazioni come i rinnovi, con i giocatori che hanno la voglia di rimanere, o le cessioni. I soldi serviranno per comprare giocatori più forti”. Sul serbo, a ‘Premium Sport’, ha anche aggiunto: “Abbiamo ricevuto una strabiliante offerta da oltre 40 milioni per Milinkovic Savic ma non parte”

KOLAROV ALLA ROMA – “Con lui ho un buon rapporto, in passato ci siamo anche sentiti spesso: mi diceva che aveva nostalgia della nostra squadra…”.

SELECO E NUOVE MAGLIE – “Da parte nostra c’è tutta la nostra disponibilità per continuare. I rapporti sono cordiali, anzi ottimi. Il marchio fa parte della storia di questa società. Ci abbiamo messo un po’, ma va dato atto che la mossa sia stata giusta. Tutte belle: la prima rappresenta proprio la storia. Anche le altre sono molto belle”.

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