Petrelli sulla Lazio: “Il prossimo anno ci vorranno undici capitani in campo”

ULTIMA DI CAMPIONATO – “Non c’è molta differenza tra arrivare quarti o quinti. La Lazio ha avuto un appannamento finale scaturito dall’assenza di motivazioni nella fase terminale di campionato. Il Crotone, d’altro canto, domenica doveva salvarsi nell’ultima giornata di Serie A. Non trovo assurdo il fatto che la squadra biancoceleste abbia perso all’ Ezio Scida, le motivazioni hanno avuto un peso maggiore rispetto alla preparazione tecnica.”

OBIETTIVI RAGGIUNTI – “La squadra di Simone Inzaghi era già appagata dalla sua stagione. I biancocelesti sono riusciti ad arrivare in alto dando dimostrazione di saper giocare a calcio; poche formazioni hanno giocato bene quanto gli uomini di Inzaghi. Il prossimo anno la Lazio dovrà superarsi arrivando ancora più in alto in classifica. Il prossimo anno ci vorranno undici capitani in campo, come non accadde nella Lazio del 1974. Era una squadra nella quale c’erano molte personalità diverse tra loro che hanno impedito ad alcuni elementi di esprimersi come leader. Credo che il prossimo anno la Lazio possa ulteriormente migliorarsi.”

CALCIATORI DI LIVELLO – “Immobile è stato una sorpresa anche per me; ero dubbioso al suo arrivo, ma ha fatto un campionato strepitoso. È stato uno dei trascinatori della Prima Squadra della Capitale, è stata un’ottima soluzione per l’attacco biancoceleste. Ha salvato tantissime partite, è andato oltre le mie aspettative. La Lazio ha dei giocatori di primissimo livello come Keita, Felipe Anderson e Biglia. È difficile trovare calciatori di una classe simile”.