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CONCEIçAO ripensa al passato e guarda al futuro: «Eravamo la Lazio più forte, un giorno vorrei tornare…»
L’ex centrocampista biancoceleste interviene ai microfoni di Lazio Style Radio
CONCEIçAO ripensa al passato e guarda al futuro: «Eravamo la Lazio più forte, un giorno vorrei tornare…»
L’ex centrocampista biancoceleste interviene ai microfoni di Lazio Style Radio
(getty images)
“Il calcio giocato mi manca, ma mi sto impegnando per continuare una carriera sempre nel mondo del calcio. Sto facendo il corso per diventare allenatore, voglio continuare in questo sport che amo”.Parola di Sergio Conceiçao, che a Lazio Style Radio esprime tutto il suo amore per i colori biancocelesti. “Neanche il Porto sento come la Lazio. La società, i città, i tifosi mi hanno dato grandi emozioni. Dopo l’ultimo derby mi sono sentito con tanti amici che ho lasciato a Roma. Il mio rimpianto è non aver vinto la Champions con la Lazio, perché avevamo una squadra favolosa ed eravamo i più forti. Vengo spesso a Roma, mio figlio che ha 15 anni, è un tifoso della Lazio. Il mio sogno è tornare in biancoceleste e sentire quella vibrazione magnifica dei tifosi, come allenatore o in qualsiasi ruolo”.
Il centrocampista portoghese è stato uno dei protagonisti della Lazio più forte degli ultimi tempi: “Noi eravamo veramente forti, penso che la Lazio di quegli anni è stata una delle più belle di tutti i tempi, con tutto il rispetto per quella di Chinaglia che era fantastica”.
Hai visto la Lazio in Europa League? Stenta un po’… “L’ho vista contro lo Sporting e un po’ mi ha deluso, ma la Lazio ha il potenziale per fare molto bene, non so se per vincere lo scudetto, ma per rimanere nelle zone alte di classifica. Ho visto il derby e ho avuto la pelle d’oca, perché quando vedo la Curva Nord e la tifoseria festeggiare è una gioia grandissima, anche perché ho vissuto momenti simili. A Roma il derby è fondamentale e a volte conta più vincere la stracittadina che il campionato stesso”.
A Coimbra, città natale di Conceicao, gli hanno intitolato uno stadio: “Mi hanno fatto questo omaggio perché sono l’unico giocatore della città ad aver vinto trofei internazionali e ad aver giocato un po’ di partite in Nazionale. Spesso ci vanno a giocare dei bambini gratis ed è bellissimo perché adesso i ragazzi per giocare a calcio, sono costretti a pagare ovunque e non sempre c’è la possibilità”.
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