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BOLLINI: “CITTADINO? Un buon giocatore,ma non l’ho mai incontrato”

L’allenatore della Primavera aggiunge: “La serata di ieri? Tantissime emozioni…”

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NOTIZIE SS LAZIO – Alberto BOLLINI ha parlato questa sera sulle frequenze Fm 100.7 di Lazio STyle Radio parlando della presentazione delle maglie svoltasi ieri a Piazza San Silvestro e ha risposto alle voci che lo vorrebbero sulle tracce di Andrea CITTADINO, centrocampista della ROMA.

Ecco le sue parole:

Ieri è stata una serata speciale, la presentazione delle maglie. Lei ha avuto l’onore di mostrarci la bellezza della casacca con lo scudetto sul petto, che indosserete nel corso della prossima stagione. Emozionante?

“Tantissime emozioni, sensazioni bellissime. Mi hanno colpito la sportività ed il calore della gente, delle famiglie in particolar modo. C’era davvero tanto entusiasmo. Lo Scudetto, vinto quest’anno dai miei ragazzi, è emerso con grande senso di appartenenza alla maglia, con grande mentalità. Non scorderò mai quei momenti: l’entusiasmo dei tifosi, gli applausi. E’ stata una vittoria inaspettata, frutto di un lavoro iniziato l’anno precedente. I ragazzi provenuti dall’estero sono stati bravi ad inserirsi subito bene all’interno del gruppo. Ieri il Presidente Lotito ha mostrato tutta la carica di cui è in possesso davanti alla folla. Grande temperamento e passione. Io posso essere solo onorato di aver presentato la maglia tricolore. Inizio di stagione più bello non ci poteva essere. Sono molto orgoglioso della squadra, è una bella cosa avere lo scudetto sul petto e lottare per difenderlo ed onorarlo. Non andremo di certo per l’Italia a fare passerelle. Ho provato grande emozione quando tutti i miei ragazzi aggregati alla Prima Squadra mi hanno salutato con grande calore. Questo vale più di uno scudetto, lo ripeto. Petkovic ha mostrato di guardare ai giovani. Mai Prima Squadra e Primavera hanno compiuto un percorso cosi a braccetto”.

Lei ha parlato di un gruppo cresciuto anche con gli ultimi inserimenti. La società ha mostrato di avere un occhio di riguardo anche per la Primavera, avendo saputo apportare i giusti innesti.

Tare è direttore sportivo sempre molto attento ed oculato e conduce il mercato a tutti i livelli. Io ho un contatto diretto con lui e monitoro il mercato giovanile italiano ma tengo a precisare che rappresento unicamente l’area tecnica. Non è mio costume andare in giro a proporre contratti a giocatori di altri club. Non è mia competenza. Detto ciò voglio smentire quello che ho appreso oggi. Andrea Cittadino è sicuramente un buonissimo giocatore ma io non l’ho mai incontrato. Non bisogna miscelare competenze e ruoli. E’ il direttore sportivo a fare le trattative, non l’allenatore. Chiaramente io posso dare segnalazioni su giocatori da tenere d’occhio”.

Strakosha, Guerrieri. Antic, Crecco, Cataldi. Keita, Rozzi e Tounkara. Questi i baby biancocelesti partiti per il ritiro di Auronzo con la Prima Squadra. Può parlarci della loro gioia? Ha dato loro consigli per affrontare questo importante salto di qualità?

“Mi è bastata la stretta di mano e l’abbraccio ad uno ad uno dei miei ragazzi che erano ieri sul palco. Mi hanno trasmesso il loro entusiasmo. Sinceramente no, non ho dato loro consigli. In realtà ne ho dati tantissimi durante l’anno, in ottica futura. Ho consigliato loro di essere educati, positivi e propositivi con chiunque viva la dimensione Lazio, a cominciare dai magazzinieri. Un ragazzo umile ed educato quasi mai fatica ad entrare in sintonia con un gruppo. L’atteggiamento e la partecipazione alla squadra sono fondamentali. Hanno di fronte a loro degli esempi viventi di professionalità, dai vari Klose, Ledesma, Candreva. Dipende solo da loro mettersi al servizio del gruppo nella maniera piu consona ed educata possibile”.

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