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BRASILE 2014. GIRONE G. La GERMANIA non si nasconde: vuole il Mondiale. PORTOGALLO e GHANA per il secondo posto. USA condannata?
LAZIONEWS.EU – KLOSE e RONALDO guideranno le due squadre, ma gli Africani vogliono la semifinale. La nazionale americana punta sulla duttilità tattica…
LAZIONEWS.EU – È il momento della kemesse brasiliana, è il momento del Mondiale di calcio. Da oggi in poi non si può parlare d’altro. Trentadue squadre lotteranno nel caldo brasiliano per provare a raggiungere quella Coppa da sogno vinta quattro volte dall’Italia, l’ultima in quel 2006 indimenticabile, meglio hanno fatto solo i padroni di casa. Per l’occasione Lazionews.eu vi porta a scoprire i gruppi in cui è divisa la manifestazione, raccontando le rose delle squadre e le qualità di ogni Nazionale. Oggi è il momento del Gruppo G, quello nel quale è inserita la Germania di Klose e il Portogallo di Postiga. Un girone in cui tenteranno di sorprendere il Ghana e gli Stati Uniti.
GERMANIA
Questa volta la finale non può e non deve sfuggire alla Germania. La selezione tedesca è continuamente tra le protagoniste e lo dimostra il fatto che dal 2006 ad oggi è arrivata sempre nelle semifinale dei tornei mondiali e continentali. Per fare l’ultimo passo, quello che porta alla vittoria, il tecnico Loew punta su un’ossatura composta da giocatori del Bayern e del Borussia, più l’innesto di altri talenti come Ozil o come Klose della Lazio. Il modulo prescelto è il 4-2-3-1 e soprattutto la linea dei trequartisti ha tanta qualità. Ma tutto dipenderà, da tredici anni ormai, dalla condizione di Klose perché mancano altri bomber di alto livello in rosa. Punto debole è la difesa, non all’altezza degli altri reparti che sono davvero stellari.
La stella
In condizioni classiche forse non si può definire Klose la stella della Germania, ma la sua importanza in rosa, vista l’assenza di altri attaccanti di spessore, lo portano al centro del progetto. Se a questo si aggiunge l’obiettivo di battere il record di marcature di Ronaldo (il brasiliano é a quota 15, ma il panzer lo tallona a 14) ecc0 perché schizza in alto nella lista dei pericoli. Ma senza il genio dei tre fantasisti alle sue spalle (a scelta tra Muller, Ozil, Podolsky, Gross e Gotze) è forse ancora più decisiva.
Rosa e probabile formazione
Germania (4-2-3-1): 1 Neuer; 16 Lahm, 5 Hummels, 17 Mertesacker, 15 Durm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger; 13 Muller, 8 Ozil, 10 Podolski; 11 Klose
A disp. 22 Weidenfeller, 12 Zieler, 20 Boateng, 3 Ginter, 2 Grosskreutz, 4 Howedes, 21 Mustafi, 14 Draxler, 19 Gotze, 23 Kramer, 18 Kroos, 9 Schuerrle
All. Joachim Loew
PORTOGALLO
Una squadra che costruisce sempre un bel calcio, ma alla quale manca lo stoccatore finale. Sembra un’assurdità, una bestemmia parlare in questi termini del team in cui milita Cristiano Ronaldo, la Scarpa d’oro europea. Eppure è così. Se non segna lui non segna nessuno. Lo sa bene anche la Lazio perché come attaccante centrale nel 4-3-3 lusitano c’è Helder Postiga: pochissimi minuti in stagione e zero gol con la maglia biancoceleste. La forza della squadra è tutta sugli esterni dove Ronaldo e Nani seminano il terrore, ma se non si materializza un uomo d’area è difficile immaginare che il Portogallo possa fare sfracelli. La difesa è perforabile, mentre il centrocampo offre tanta quantità, necessaria per supportare quelle tre punte. Due gli interrogativi per il ct Bento: Ronaldo e Postiga, arrivati in ritiro con fastidiosi infortuni, riusciranno a dare il loro contributo?
La stella
Senza dubbio alcuno si tratta di Cristiano Ronaldo. L’attaccante del Real Madrid ha segnato 51 gol (e 19 assist) in 47 partite stagionali. Numeri da capogiro. E per farci girare un po‘ più la testa basta leggere quest’altra statistica: 177 reti in 165 gare della Liga spagnola. Ma CR7 non è ‘solo‘ questo: è leader, è capitano, è la personalità fatta uomo. In una parola: un Fuoriclasse, con la ‘F‘ meritatamente maiuscola.
Rosa e probabile formazione
Portogallo (4-3-3): 12 Rui Patricio; 21 Pereira, 2 Alves, 3 Pepe, 5 Coentrao; 16 Meireles, 8 Moutinho, 4 Veloso; 17 Nani, 23 Postiga, 7 Ronaldo
A disp. 22 Beto, 1 Eduardo, 19 Almeida, 13 Costa, 20 Amorim, 6 Carvalho, 9 Almeida, 11 Eder, 15 Rafa, 18 Varela, 10 Vieirinha
All. Paulo Bento
GHANA
Obiettivo semifinale: che sia questo il Mondiale delle africane? Difficile domanda, dalla risposta dubbia. Ma se si sta cercando una squadra africana che può davvero aspirare ai primi quattro posti questa potrebbe essere il Ghana, d’altronde nell’ultimo Mondiale la qualificazione sfuggì per un rigore sbagliato da Gyan nell’ultimo minuto del supplementare dei quarti di finale contro l’Uruguay. Il problema per loro sarà riuscire a superare un girone complicato, in cui le favorite rimangono la Germania e il Portogallo. Ma Klose e Ronaldo devono fare molta attenzione a questi calciatori che giocano tutti fuori dalla patria. E devono riuscire a superare lo scoglio di un centrocampo forte, di alto livello. ll punto debole è la difesa, ma se Gyan tornerà ad essere l’attaccante di quattro anni fa, sarà difficile per tutti batterli.
La stella
Per trovare l’uomo-immagine del Ghana bisogna guardare dal centrocampo a salire. Spiccano i nomi del vecchio Essien, ma il Boateng del primo anno milanese potrebbe tranquillamente diventare il faro della squadra. Al suo fianco il bianconero Asamoah che Conte ha trasformato in esterno. E davanti quel Gyan che deve farsi perdonare per quel rigore sbagliato nell’ultimo mondiale…
Rosa e probabile formazione
Ghana (4-2-3-1): 16 Dauda; 23 Afful, 21 Boye, 19 Mensah, 4 Opare; 17 Rabiu, 5 Essien; 10 Ayew, 9 Boateng, 20 Asamoah; 3 Gyan
A disp. 1 Adams, 12 Kwarasey, 2 Inkoom, 15 Sumaila, 6 Acquah, 14 Adomah, 7 Atsu, 8 Badu, 11 Muntari, 22 Wakaso, 13 Ayew, 8 Waris
All. Kwesi Appiah
STATI UNITI D’AMERICA
Ha fatto tanto rumore l’ultimo taglio del commissario tecnico degli Stati Uniti d’America: Landon Donovan non è stato convocato per il Mondiale brasiliano. Il tecnico Jurgen Klinsmann ha deciso di puntare su altri uomini, lavorando più su un concetto di squadra che di singoli. Per mettere in difficoltà gli avversari ha varato una Nazionale duttile che possa cambiare celermente modulo dal 4-4-1-1 al 4-2-3-1, passando per il 4-4-2 a rombo.
La stella
In mancanza di Landon Donovan l’uomo faro della squadra sarà Clinton Dempesey, centrocampista offensivo con il vizietto del gol che avrà il compito di inserirsi negli spazi creati da Altidore. Oppure lo userà come seconda punta accanto al giocatore del Sunderland, accostato alla Lazio nell’ultimo mercato.
Rosa e probabile formazione
Usa (4-4-1-1): 1 Howard; 23 Johnson, 20 Cameron, 5 Besler, 7 Beasley; 19 Zusi, 4 Bradley, 8 Dempsey, 14 Davis; 10 Diskerud, 17 Altidore
A disp. 12 Guzan, 22 Rimando, 6 Brooks, 21 Chandler, 3 Gonzalez, 2 Yedlin, 15 Beckerman, 11 Bedoya, 16 Green, 9 Johannsson, 18 Wondolowski
All. Jurgen Klinsmann
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
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