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CONTE: “BALOTELLI? Non regalo niente a nessuno…”

Il nuovo tecnico della Nazionale: “Tornare a Coverciano da ct è una grande emozione”…

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NON SOLO LAZIO – Il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano dopo aver guidato la prima seduta di allenamento degli Azzurri in tarda mattinata. ”Sono entrato a Coverciano trent’anni fa e tornarci da Ct e’ una cosa incredibile, bella.  Ho provato una grande emozione gia’ ieri sera all’arrivo a Coverciano sapendo che oggi sarebbe stato il primo giorno. Sono emozioni belle. Ho fatto un allenamento di 50 minuti e sono molto contento perche’ mi e’ sembrata una squadra che allenavo gia’ da tempo, ho avuto sensazioni positive. Voglio vivere questo esame da commissario tecnico con gioia, passione e coraggio. L’obiettivo e’ riportare l’Italia nel posto che le spetta, perche’ dopo il Brasile la nostra e’ la nazionale piu’ importante del mondo. L’ambizione e la forza che ho sono le stesse di tre anni quando iniziai il mio percorso alla guida della Juventus. Oggi sono in un top-top club come la Nazionale. Sara’ un’esperienza formativa e una sfida con me stesso. E io saro’ il primo tifoso di questa Italia”.”, ha dichiarato.

”Balotelli? Non devo mandare nessun messaggio a nessuno, non regalo niente a nessuno ma non ho preclusioni per nessuno. Oggi c’e’ questo gruppo, se meriteranno resteranno: non e’ detto che chi c’e’ oggi ci sia domani e che chi non c’e’ oggi domani non ci sara’. A me non ha regalato mai niente nessuno e faro’ altrettanto. L’importante e’ che chi viene in nazionale sappia cosa si deve fare e cosa si deve fare per rimanere”, ha spiegato. “Le partite le abbiamo viste tutte, nelle convocazioni c’e’ chi e’ stato osservato, ci sono quelli da cui abbiamo avuto riscontri calcistici e li abbiamo convocati”.

”La situazione sicuramente non e’ semplice: vedere squadre con zero, uno o due italiani in campo sicuramente non facilita il mio compito perche’ avremmo bisogno di gente titolare e che abbia il ritmo partita invece c’e’ questo problema. E’ giusto che si facciano delle riflessioni, la Nazionale fara’ da traino, ma servono riforme importanti che diano piu’ spazio ai giocatori italiani”, ha aggiunto in merito alla situazione del calcio nel nostro paese.

La situazione non e’ semplice, abbiamo le prime 7 squadre di fascia alta che giocano con pochissimi italiani, anche le formazioni della Primavera sono zeppe di stranieri – analizza Conte – Al contrario in Nazionale avremmo bisogno di gente che e’ titolare nei club e che abbia il ritmo partita, quindi e’ giusto fare alcune riflessioni. Mi e’ stato assicurato che si cerchera’ di aiutare tutto il movimento, per le riforme serviranno persone adatte. Al momento sono contento del rapporto instaurato con i club e con gli allenatori, ed anche del lavoro lasciato da Sacchi e Viscidi. Nei prossimi 3-4 mesi faremo il punto sui tecnici dello staff azzurro, ma non sono stato scelto per tagliare teste“. Ma quale Conte siedera’ sulla panchina della Nazionale? Il solito, effervescente mister scudetto da club o un allenatore piu’ immerso nel suo nuovo ruolo istituzionale? “A me piace giocare durante la partita – conclude lui – Mi piace che i giocatori, gli avversari ed anche gli arbitri avvertano la mia presenza. Sono cosi’ dall’inizio della mia carriera ad Arezzo, se si nasce tondo non si puo’ morire quadrato

 

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