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CONTE: “È una grande sfida. Codice etico? Valuterò il comportamento”

NON SOLO LAZIO – Il neo ct azzurro si presenta in conferenza in conferenza stampa…

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NOTIZIE CALCIO – E’ arrivata in mattinata la tanto attesa firma di Antonio Conte sul contratto da ct dell’Italia: secondo Sportmediaset il tecnico ex Juventus percepirà 8,2 milioni di euro in due anni. Non è escluso, comunque, che il gesto formale della firma arrivi davanti alle telecamere nel corso della conferenza stampa di presentazione. C’è grande attesa per l’inizio ufficiale dell’avventura di Antonio Conte come nuovo commissario tecnico dell’Italia. Alle 11.30 è prevista la presentazione alla stampa.

Ore 11.45 – Antonio Conte ha firmato il contratto insieme al presidente federale Tavecchio. Inizia la conferenza stampa. Prende la parola Tavecchio:

Dopo la mia prima telefonata a Conte la situazione era ancora in piedi ma non potevo non inistere con uno dei migliori tecnici in circolazione. Dopo la seconda e la terza telefonata ho avuto la certezza che Conte avrebbbe accettato questa sfida. Una sfida anche per noi che ci stiamo occupando del calcio e dello sport in Italia. Non potevamo non scegliere un’eccellenza per dare la possibilità all’asset della Nazionale dopo i Mondiali in Brasile. Per rialzarci ci voleva un leader, un condottiero. Bisogna puntare sui calciatori, l’unico modo per ridurre il gap che ci divide con le altre nazioni europee. Sponsor? Il compenso del miglior mister d’Europa è in linea con il budget e verrà sostenuto con l’aiuto del nostro pool di sponsor. I diritti d’immagine del ct sono della FIGC e se riusciremo a sfruttarli a nostro favore andremo addirittura in plus. Abbiamo dato fiducia ‘Chiavi in mano’ al mister. Inutile dire che con Puma avremo un rapporto preferenziale perché è una risorsa per la Federazione. Abbiamo risolto la situazione ct in tre giorni. Ho detto ad Antonio: il treno passa per te e per noi. Ringrazio Antonio Conte per la sua correttezza ed onestà, ho insistito per averlo e sono soddisfatto”.

E’ il turno di Conte:

Non posso non dire di non essere emozionato perché credo che ogni alleantore vorrebbe essere qui al mio posto. E’ un grande orgoglio che il presidente abbia pensato a me. Vorrei salutare Cesare Prandelli che ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi quattro anni e mi preme ringraziare anche Arrigo Sacchi per quello che ha fatto per il nostro settore giovanile: fin quando ci sarò io, le porte della Nazionale saranno sempre aperte per Sacchi. Non pensavo di rientrare in pista dopo trentacinque giorni. Nel mio pensiero c’era la volontà di fare un aggiornamento tattico in giro per l’Europa, imparare le lingue e aspettare la chiamata di un top-club europeo. Poi è arrivata la chiamata del presidente e dell’Italia che è un top-top club. A me le sfide hanno sempre intrigato, dopo la prima telefonata il presidente ha capito di aver fatto breccia nel mio cuore. Sono nel posto dove ogni allenatore vorrebbe essere. Mi piacciono le sfide che possono sembrare ardue come quando arrivai sulla panchina della Juventus tre anni fa. Sono convinto che possiamo risollevarci perché l’Italia merita di essere ai primi posti. Giuseppe Rossi è un patrimonio calcistico e mi auguro che possa risolvere definitivamente i suoi problemi fisici sia per la Fiorentina che per la Nazionale. Per quanto riguarda i singoli preferisco non entrare in merito perché da oggi tutti i calciatori italiani possono essere convocati. La convocazione deve essere meritata. Io sono un allenatore che guarda tutto, sia quello che succede in campo che fuori. Dopo la Juventus ho letto poco i giornali, dico in maniera semplice che dopo tre anni eravamo giunti alla naturale conclusione di un rapporto non senza aver provato a farlo proseguire. Per il bene di tutti c’è stato questo distacco”.

Tavecchio risponde ad una domanda sul contratto del ct: “Non si può pretendere un leader a basso costo, oggi il target si è alzato. Noi avevamo bisogno di prendere il meglio per la Nazionale ed è stato possibile solo con questa sinergia”.

Risponde anche Conte: “Contratti del genere esistono già con i calciatori e con qualche allenatore. Io tendo a sottolineare le parole del presidente quando ha detto che abbiamo preso un allenatore vincente a condizioni agevoli per noi. Il mio contratto rientra nei parametri della Federazioni e per andare in contro a loro ho ceduto i miei diritti d’immagine, cosa non successa mai in passato per me. C’è stata grande disponibilità da parte mia a rivestire questo ruolo”.

L’ex tecnico della Juve parla delle convocazioni: “La mia intenzione è quella di essere un ct che si rapporta con tutti i club in maniera costante e intensa. Se vogliamo crescere sotto tutti i punti di vista è necessario che l’allenatore della Nazionale si confronti in maniera aperta con quello del club. Così si cresce e si può costruire qualcosa di importante. Io voglio che questa sia una squadra con la ‘s’ maiuscola: il talento deve essere a disposizione della squadra e la squadra esalterà il talento. Dobbiamo colmare il gap con le altre nazionali europee”.

Tavecchio risponde ad alcune polemiche: “Giustizia sportiva e Conte ct? Il mister è perfettamente idoneo a ricoprire questo ruolo”.

Poi Conte: “La polemica sul contratto resta una cosa secondaria per me. La mia storia dimostra che a queste domande rispondo sempre con i fatti e non con le parole: succederà anche questa volta. Non cambio idea, per me quella squalifica fu ingiusta. Pagai con grande dolore, mio e della famiglia. E’ stato un percorso che mi ha portato a crescere ed essere qui dopo un anno e mezzo credo sia la risposta migliore. Gli scudetti della Juventus? Ricordo con più gioia quelli che ho vinto io: otto, cinque da giocatore e tre da tecnico. Sarà fondamentale dare un’impronta di squadra per tutto il movimento. Stiamo lavorando con il settore giovanile dove ci sono giocatori che speriamo diventino importanti per la prima squadra. Io voglio essere vicino all’allenatore di club anche per risolvere i problemi. Gli stage saranno compatibili con gli impegni delle squadre in Europa. Una Nazionale come l’Italia che vanta 4 mondiali a prescindere deve tornare dove le compete”.

Il ct parla del codice etico: “Da calciatore c’era quell’ansia positiva la domenica quando si aspettavano la convocazione. La Nazionale va meritata giorno per giorno dimostrando attaccamento alla maglia del club e a quella della Nazionale. I miei calciatori alla Juventus hanno sempre vissuto la maglia azzurra ma togliamo ogni dubbio: io mi fido solo dei miei occhi, non dei giornali e non degli sponsor. Codice etico? Preferire parlare di comportamento. Non ci sarà uno standard di punizione, in base a quello che vedrò verranno prese delle decisioni”.

Sullo staff, su Pirlo e sullo spirito Juventus: “La cosa più importante al momento è dare certezze alla squadra. Ho intenzione di ripercorrere quello che ho fatto con la Juventus nel mio recente passato. Ho poco tempo e abbiamo bisogno di certezze. I giovani? L’importante è che i giocatori siano bravi, corrano e facciano quello che voglio. Lo staff? E’ al completo, valuteremo la figura del preparatore dei portieri con la Federazione. Andrea è un campione ed è stato per me un grande punto di riferimento. Da italiano fa parte dei convocabili. Viste le dichiarazioni rilasciate dopo il Mondiale è giusto che io parli con lui che in maniera serena mi farà sapere le sue intenzioni. o voglio che la Nazionale abbia lo spirito che tutte le mia squadre hanno avuto, non solo la Juventus. Da parte mia c’è voglia e so che c’è grande predisposizione anche nel gruppo dei calciatori. Questa è una sfida non semplice ma che a me piace affrontare. Io ho accettato i parametri della Federazione. Se Antonio Conte ha un’immagine acquisita nel tempo tramite le vittorie che vale, la Federazione ha fatto valere questo diritto”.

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