Contro il LEGIA ritorno al passato recente in “salsa sudamericana”

LAZIONEWS.EU – Il futuro passa dalla Polonia. Quello della stagione della LAZIO, oltre che il destino (che appare comunque segnato) di PETKOVIC. Nell’inferno della “Pepsi Arena” la formazione biancoceleste ha due obiettivi fondamentali da assolvere: chiudere la pratica qualificazione e sfatare l’ingombrante tabù-trasferta che sta assumendo i connotati di maledizione. L’impresa non è di quelle semplici: di fronte ci sarà uan squadra che non ha più nulla da perdere e che vuole congedarsi dall’Europa nel migliore dei modi di fronte ai propri tifosi. La gara di andata ha lasciato ben intendere quali saranno le maggiori insidie: il LEGIA VARSAVIA non avrà un alto tasso tecnico ma è una formazione arcigna e discretamente organizzata in difesa.

RITORNO AL “PASSATO” – Accantonato senza troppi rimorsi il 3-4-3 (esperimento che ha avuto appena 20 minuti di vita…), il tecnico bosniaco tornerà al 4-3-3, l’ultimo modulo che gli ha fornito delle risposte confortanti. Nonostante sia una gara cruciale per il proseguio del cammino internazionale, PETKOVIC attuerà un turnover ragionato con BERISHA che, dopo l’ottimo esordio contro l’APOLLON, prenderà il posto di un acciaccato MARCHETTI. In difesa RADU sarà costretto agli straordinari vista l’impossibilità di schierare PEREIRINHA in Europa (al pari di DIAS e VINICIUS), con CAVANDA che occuperà la corsia opposta, mentre NOVARETTI riprenderà un posto al centro della difesa al fianco di uno tra CIANI e CANA. La novità principale sarà rappresentata dal centrocampo che avrà interamente il sangue sudamericano: GONZALEZ, BIGLIA e HERNANES avranno il compito di cucire e impostare il gioco della LAZIO. Anche l’attacco potrebbe avere un’inflessione latino-ispanica con i brasiliani FELIPE ANDERSON e EDERSON a supporto del colombiano PEREA. In questo caso resta il condizionale perché KEITA, voglioso di mettersi alla spalle la prestazione opaca del Marassi, potrebbe “scippare” il posto ad uno dei due carioca.

Daniele Gargiulo