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CRIBARI: “La LAZIO vive alti e bassi, ma può puntare alla Champions”
L’ex difensore biancoceleste aggiunge: “Credo che alcuni club nel mondo ti danno emozioni speciali mentre indossi la loro maglia e la Lazio è uno di questi”…
NOTIZIE SS LAZIO – Emilson CRIBARI ex difensore biancoceleste, ha rilasciato un’intervista esclusiva al sito S.S. Lazio Brasil, raccontando i momenti più belli vissuti nella capitale italiana. Queste la sua intervista integrale:
Come è nata l’opportunità di giocare nella Lazio?
“Tutto è iniziato nel luglio 2005, sono tornato dalle vacanze in Brasile e stavo per ritornare con l’Udinese, quando ho ricevuto la chiamata dal mio agente Davide Torchia, che mi ha raccontato dell’interesse della Lazio nei miei confronti. Non ci ho pensato su due volte prima di accettare, i club si sono accordati e ho preso il volo per Roma, ho fatto gli esami medici e mi sono unito al resto della squadra”.
Come sei stato accolto nella Lazio?
“Sono stato accolto molto bene da mister Delio Rossi e dai giocatori. Era una squadra con grandi giocatori come Peruzzi, Liverani, Oddo, Caesar. Di Canio e con Tommaso Rocchi, con lui avevo già giocato insieme ad Empoli, mi ha aiutato fin dall’inizio. Venivo da un anno difficile a Udine, dove ho avuto un grave infortunio al ginocchio. Rapidamente mi sono adattato nella squadra e il mio primo derby è stato molto positivo, questo conta molto a Roma. Abbiamo raggiunto i primi cinque posti in classifica centrando l’Europa League.”.
Quale è stato il tuo momento migliore nel club?
“Il mio momento migliore è stato durante la stagione 2006-07 , quando siamo arrivati al terzo posto nella classifica, eravamo di fronte al Milan, alla Roma e alla Fiorentina. La sfida in Champions League fu la prima partita che ho disputato con grande sacrificio fisico, perché pochi giorni prima subii una tripla frattura, il colpo di testa su calcio d’angolo che ha colpito la traversa è stata una delle più grandi emozioni che ho vissuto nella mia carriera e quel gesto mi ha fatto guadaganre l’affetto di molti Laziali. Ascoltare l’inno della Champions nello Stadio Olimpico contro il Real Madrid è stato magico e indimenticabile. Altri grandi momenti sono legati alla conquista della Coppa Italia e la Supercoppa Italiana”.
Nel tuo militare nella Lazio, puoi individuare una cosa positiva e una negativa?
“Di positivo? beh ho vissuto molte emozioni all’Olimpico, ho stretto molte amicicizie, ho ottenuto grandi risultati sia personali che collettivi, è stato il punto più alto della mia carriera. Credo che alcuni club nel mondo ti danno emozioni speciali mentre indossi la loro maglia e la Lazio è uno di questi, sono orgoglioso e privilegiato di aver avuto questa opportunità. Di negativo, senza entrare nei dettagli, c’è stato il modo in cui ho lasciato la squadra, un finale che meritava un finale diverso. Ma nel tempo i miei ricordi sono soltanto positivi”.
Continui a seguire i biancocelesti? Cosa ne pensi della situazione attuale del club?
“Sì, seguo sempre il club quando posso, guardo le partite e leggo le notizie. Il momento della squadra è buono, perché la vittoria nel derby di Coppa Italia rende i tifosi felici a lungo. La stagione è iniziata con alti e bassi, ma il gruppo ha la forza e la qualità per lottare e per arrivare tra le prime tre in campionato”.
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