Gonzalez, ride il telefono: chiama casa con lo scarpino

IL MESSAGGERO (D. Magliocchetti) – La vittoria della Lazio contro l’Udinese è frutto della prova di tutta la squadra. Ma dalle colonne de Il Messaggero parte un applauso particolare per Gonzalez, autore del primo goal. E la storia di questo “corridore” uruguaiano parte dal suo arrivo alla Lazio in prova, dal suo essere oggetto misterioso a idolo della curva, dal suo essere un gregario che sta diventando titolare inamovibile grazie alle sue caratteristiche di rubapalloni, maratoneta, gladiatore e mediano d’altri tempi, ieri sera anche goleador. Ma Gonzalez è anche “il Tata”, suo soprannome ufficiale, che vuol dire saggio e saggi sono i suoi movimenti in campo, i suoi tempi di inserimento e la sua qualità principale e forse più sottovalutata: il suo dare equilibrio alla squadra proprio grazie alla sua saggezza tattica.  E ieri il goal «Ne segno talmente pochi di gol e poi mi piace tanto improvvisare questa scenetta perché mi fa sentire più vicino a casa. Mi sembra che mi rispondano veramente». Il Tata è stato il vero “eroe” della serata con quel goal che ha sbloccato il match ma lui rimanda tutto al mittente: «Non ho fatto niente da solo, è stata la vittoria della squadra, anche perché se continuiamo a giocare in questo modo la Champions non ci potrà più sfuggire di mano». Questa è la storia del ragazzo uruguaiano che preferisce il mate al caffe, e che ha segnato e soprattutto giocato tutta la gara con un unghia rotta.  Ed è così che ci si fa amare dai tifosi.