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CALCIOMERCATO LAZIO

L’ag Fifa DE MARCHI su DE VRIJ: “Grande personalità e tecnica, ma è olandese. BORINI? Piaceva alla Lazio…”

“Ho difficoltà a suggerire difensori olandesi, hanno un modo diverso di interpretare il ruolo. Oltre a Stam…”

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NOTIZIE SS LAZIO- Sono tanti i nomi che circolano in orbita biancoceleste, soprattutto per quanto riguarda la difesa. Il nome più caldo è quello di Stefan De Vrij. L’agente Fifa Marco De Marchi ai microfoni di ‘Radiosei’ ha parlato del difensore del Feyenoord e del mercato in generale: “Ho difficoltà a suggerire difensori olandesi, hanno un modo diverso di interpretare il ruolo. Oltre a Stam, non ricordo molti difensori che sono riusciti a incidere giocando ai massimi livelli. Nel loro contesto però sono molto bravi, è questione di adattamento. Noi italiani partiamo col concetto sia meglio vincere 1-0, per loro non esiste: 5-4, 5-3; Sono molto bravi, hanno personalità nel costruire gioco e rischiare. Un calcio divertente. Tornando al classe ’92, non faccio parte del suo entourage, parlo da esterno. E’ un giocatore che nel suo contesto è tra i migliori, nonostante la sua giovane età ha un’esperienza importante, è dotato fisicamente. Bisogna però verificare come se la caverà in un altro ambiente. Classico giocatore tecnico che gioca bene il pallone, ottima struttura, è attento. Se arriverà avrà bisogno di tempo per adattarsi. Dal punto di vista della personalità è ottimo, gli olandesi sono famosi per questo. Insomma, si può dire che sia tra i migliori. Indi? Molto più forte fisicamente, più veloce, anche lui olandese. Però, se vi mettete a vedere quanti difensori olandesi sono riusciti a giocare ad altissimi livelli, beh, non sono molti”. Un calciomercato che sarà sicuramente influenzato dall’imminente rassegna iridata in Brasile. “Sono curioso di vedere questo mondiale, di vedere i nuovi talenti che mostreranno le loro qualità. Sono curioso di vedere se la nazionale italiana riuscià a competere con altre squadre di grande valore. Il mercato con il mondiale può cambiare, ovviamente se alcuni giocatori si mettono in mostra in questa vetrina possono accrescere il proprio valore. Ma io credo che le squadre si muovano prima. Però è la vetrina adatta ai giocatori meno in vista. Per i top players, non c’è bisogno dei mondiali per essere notati”. Poi su Fabio Borini, suo assistito, accostato più volte alla Lazio“Da quello che mi è stato detto dal direttore, piaceva. Però non si è più fatto nulla. Fabio è tornato nella sua patria adottiva, l’Inghilterra. Con il Sunderland ha fatto una stagione straordinaria, ha completato la maturazione, mi sento di definirlo un giocatore importante. Tornerà al Liverpool, dovrebbe rimanere lì dato che il club dovrà affrontare molte competizioni. Comunque, sì, piaceva alla Lazio, ma dopo questo approccio, di quasi due anni fa, non c’è stato nulla. E poi, il ragazzo ora gioca nel Liverpool: non sta proprio malissimo in una squadra del genere”.

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