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La conferenza stampa di PETKOVIC: “Credo in questo gruppo, domani dobbiamo dare tutto per vincere. La mia ultima partita? Potrebbe essere…”
LAZIONEWS.EU – Il tecnico biancoceleste presenta il match contro i toscani e parla del momento negativo: “Bisogna essere tutti più positivi, a partire dalla stampa che mette sempre un po’ di benzina sul fuoco”…
NOTIZIE SS LAZIO – Alle ore 14:00 Vladimir PETKOVIC ha preso la parola in conferenza stampa al Centro Sportivo di Formello. Il tecnico biancoceleste ha presentato la sfida contro il LIVORNO, in programma domenica alle ore 15 allo stadio Olimpico, valida per la sedicesima giornata di campionato.
Quanto vale questa partita per lei, per la squadra, dopo tutto quello che si è detto, anche per la sua panchina?
“Come ha detto il presidente vale tre punti che noi vogliamo a tutti i costi prendere. E, dopo tutto quello che facciamo e abbiamo fatto, dobbiamo realizzare punti e goal, essere più concreti e più cinici contro squadra come il LIVORNO, che è un’ottima squadra, messa bene in campo. Lo abbiamo visto nelle ultime partite che ha disputato: ha giocato bene e ha difeso bene. Domani ci aspettiamo tutto questo. Ma sul campo deve essere una LAZIO molto produttiva”.
Veramente lei non crede che visto a quello che è il momento, i fischi di giovedì, i vostri risultati in classifica, questa gara non avrà un sapore diverso rispetto alle altre?
“Per me no, sto preparando la squadra e la gara nella stessa maniera, consapevoli che siamo forti e per questo dobbiamo dimostrarlo sul campo. Come ho detto già l’altra volta, io credo in questi ragazzi, credo in questo gruppo e sono sicuro che usciremo tutti insieme da questa situazione”.
La squadra si è immedesimata nel momento, cioè ha capito realmente cosa sta rischiando e cosa sta vivendo?
“Penso proprio di sì, perchè non è da ieri che abbiamo ottenuto pochi punti, abbiamo già nelle precedenti partite sicuramente tentato e meritato di più, non siamo stati capaci di ottenere questi punti. Adesso è importantissimo essere ancora più stretti l’uno con l’altro, con ottimismo e con una certa scioltezza mentale entrare in campo e vincere la partita”.
Mister, in quest’ultimo periodo si è focalizzata molto l’attenzione sulla carenza di goal, dichiaratamente anche da parte sua. Il primo anno Klose è rimasto fuori circa due mesi e mezzo, la stessa cosa è accaduta nello stesso suo anno. Quindi il suo percorso già si conosceva più tempo: non è stata fatta una valutazione sbagliata in sede di campagna acquisti? Cioè sapendo il percorso del tedesco, affidarsi a Floccari in scadenza contrattuale e poi a dei giovani, poteva essere una valutazione errata?
“Sicuramente abbiamo corso un rischio calcolato, ma non potevamo prevedere tutti queste situazioni. Questo 2013 abbiamo avuto troppe coincidenze, troppi infortuni, troppe sfortune. Quindi dobbiamo analizzare bene quello che è andato storto, essere capaci di vivere alla giornata e domani dare tutto per vincere le partite”.
E’ un po’ di tempo che viviamo le stesse situazioni: cosa serve per dare la scossa a questo ambiente?
“E’ difficile dare una scossa definitiva a questo ambiente, perchè non è da poco che è così altalenante. Bisogna essere tutti più positivi, a partire dalla stampa che mette sempre un po’ di benzina sul fuoco, cercando di ottenere qualche informazione di più, ma a volte date coltellate che rendono l’ambiente poco sereno e in difficoltà. Così diventa più difficile uscire da queste situazioni”.
Se Lotito le offrisse un rinnovo di due anni, accetterebbe?
“Queste sono ipotesi. Se e ma non esistono per me, l’ho già detto tante volte. Esiste la concretezza. Io sono considerato per la mia squadra solo per due anni, dopo si vedrà”.
Le hanno fatto piacere le parole di Hernanes?
“Fanno piacere sicuramente queste parole: è segno che qualcosa di buono si sta facendo e si è fatto sino ad oggi. Hernanes si è espresso in questa maniera, altri lo dimostano in altro modo, è anche per questo che ho sempre detto che siamo uniti, per quanto è possibile esserlo in queste situazioni. Non è facile tenere insieme 28 giocatori al top della motivazione soprattutto quando mancano i punti e si perde una giornata dopo l’altra. Ci vogliono due o tre scosse positive per girare l’ambiente, la consapevolezza dei giocatori, di noi tutti, per dimostrare il nostro valore”.
Biava e Klose giocheranno dall’inizio?
“Mah, non hanno avuto contraccolpi, sono usciti bene dalla partita. Vediamo Biava, come tutti gli altri che tornano dopo tanto tempo, come starà. Ci vuole più tempo per recuperare. Oggi faremo il primo e l’unico allenamento prima della partita e vediamo cosa succede. Ma sicuramente saranno convocati”.
L’anno scorso la Lazio era la seconda in classifica. Ora è a soli 4 punti dalla zona retrocessione. Serve un cambio di mentalità, una Lazio più operaia? O l’impostazione deve essere sempre la stessa, con una Lazio che cerca di dominare l’avversario consapevole della propria superiorità?
“Soprattutto tramite questo atteggiamento, in momenti negativi, si deve cercare di ritrovare il gioco che la Lazio ha avuto e ha cercato di dimostrare tramite la corsa, la combattività e l’unità del gruppo. Dobbiamo entrare, dominare e vincere le partite. La mentalità non deve cambiare, ma dobbiamo essere anche più operai”.
Manca poco al mercato di gennaio: cosa serve alla squadra?
“Ci sono ancora due partite, poi si valuteranno le cose.”
Potrebbe essere la sua ultima partita alla Lazio?
“Potrebbe sempre essere: io vivo il calcio giorno dopo giorno, come se avessi dieci anni di lavoro con la stessa squadra. Ma se dovesse succedere l’accetterò”.
Quali sono le cause per cui la Lazio in campionato non sta andando così come era nelle attese?
“Continuità di rendimento, continuità nell’avere a disposizione tutti gli uomini e poi tutto questo, unito alla sfortuna e ai risultati negativi, ha creato questo ambiente che al momento ci danneggia”.
Quali sono le insidie della gara di domani e cosa pensa del Livorno?
“Non abbiamo niente da vincere, abbiamo tutto da perdere, al contrario del Livorno. Sicuramente tutta la pressione è su di noi, loro potranno accontentarsi di un punto. Noi dobbiamo essere pronti a combattere con tutte queste pressioni, trasformarle in modo positivo sul campo e come “operai” cercare di essere più concreti, più cinici sia in possesso che senza la palla”.
In questi due/tre giorni, spera che i crampi allo stomaco possano passare nella testa dei giocatori? Se la sente di chiedere il supporto dei tifosi, vista la contestazione?
“Adesso deve uscire il carattere: con questo e con il rispetto del proprio lavoro si esce da queste paure e insicurezze. Perchè noi abbiamo campioni, giocatori validi che sono capaci di fare tutto con la loro presenza. Non tempo nessun avversario. Sono sicuro che domani vedremo una Lazio che con l’aiuto dei tifosi potrà essere ancora più forte”.
Abbiamo visto Dias e Biava in campo dopo tanto tempo, potrebbero essere loro la coppia più affidabile, visto che si conoscono anche meglio i due?
“Abbiamo iniziato con loro, ma non è stato possibile riproporli per una ragione o per un’altra. Ha sempre giocato la miglior difesa possibile. Cercherò di mettere a disposizione le migliori opzioni sia domani che contro il Verona”.
FINE
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