L’OPINIONE. L’importanza dei GIOVANI

L’OPINIONE. L’importanza dei GIOVANI

RASSEGNA STAMPA – IL CORRIERE DELLO SPORT – Il primo scudetto, a Lotito, possono regalarlo un tecnico giovane (Alberto Bollini) e la sua banda di giovanotti (i Primavera). Il futuro è adesso, lo capisca il presidente. Una volta per tutte comprenda l’importanza del settore giovanile, aumenti gli investimenti, cresca in casa i laziali del futuro, i Nesta, da troppo tempo non vengono svezzati e consacrati in prima squadra. E i campioni di domani li cerchi anche sul territorio, non solo all’estero. La Lazio Primavera non arrivava così in alto dal 2001, non ci era mai riuscito Claudio Lotito, patron in carica dal luglio 2004. […]

Il settore giovanile della Lazio era un modello fecondo, lo è stato in passato, lo era nel 2001 quando proprio Bollini portò al trionfo la Primavera. Non è un caso che undici anni dopo ci sia di nuovo lui ad un passo dal traguardo. E’ un allenatore che fa del pallone una legge di vita prima che una regola tattica. Ha ricostruito la Primavera nell’anima, senza poter contare su investimenti pesanti e un progetto generale, ma solo generico. Bollini stasera affronterà l’Inter in finale, una squadra costruita con un budget da alta serie B. Una squadra figlia di una società che incarna la tradizione del potere e il potere della tradizione. Questa Lazio, invece, costituisce l’esempio lampante di come si possa emergere educando i giovani, orientando la bussola della competenza, indicando una direzione da seguire. Quando arrivò Lotito si trovò a dirigere una società seppellita dalle macerie, è vero. I giovani scapparono via, fu una diaspora. Nel corso del tempo, però, la società è riuscita a creare solo fondamenta scricchiolanti. All’interno del settore regnano divisioni gestionali e spaccature, si va avanti con progetti volubili e isterici. […]