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REJA: “Il nostro Scudetto è la Champions. Abbiamo ancora margini di crescita”
Il mister parla alla vigilia della sfida contro il Catania
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Il mister parla alla vigilia della sfida contro il Catania
(getty images)
In mezzo a tante difficoltà soprattutto a centrocampo, questo lo reputa un esame di maturità? “Sicuramente perché quando dai la sensazione di essere una squadra importante direi che la continuità è fondamentale. Anche nelle difficoltà, dovendo cambiare assetto, questo squadra ha dato sempre un rendimento ottimale. Non è stata confortata dal risultato solo in Europa Laegue. Qualche difficoltà ce l’ho per domani soprattutto viste le caratteristiche più che le qualità. Dovrò valutare bene chi è in condizione, chi ha la tenuta giusta perché ho bisogno di una squadra che sta bene fisicamente”
Ha la consapevolezza che quest’anno si può davvero arrivare in Champions? “Questa è la mia speranza, la mia volontà, anche da parte della società: il presidente ha impiegato qualche capitale per portare giocatori di valore, Per ora siamo soddisfatti, ma non posso dire ora dove possiamo arrivare. Mi piacerebbe che le squadra sorprendesse, l’importante è non perdere pezzi per strada. Questi sono problemi che hanno tutte le squadre perché qualche acciacco ce l’hanno tutti. Speriamo di essere la sorpresa di questo campionato.”
“La squadra sta dimostrando qualità, sa gestire i momenti della gara. Abbiamo visto che qualche errorino si può fare. Qualche gol l’abbiamo preso per disattenzione o per cattiva sistemazione tattica. La squadra si propone in maniera ottimale in fase offensiva, ma bisognerebbe avere più equilibrio e occupare meglio gli spazi. Ci arriveremo piano piano. Attraverso gli errori stiamo analizzando per migliorare questo aspetto. Questo è l’augurio.”
Brocchi e Hernanes? “Brocchi ieri ha lavorato, spera di potercela fare. Lo guarderò oggi pomeriggio e domattina; sennò c’è Cana, che forse inizierà da titolare per la prima volta. Hernanes lo valuteremo oggi, se andrà col contatto col pallone dandomi garanzie vedrò. Sennò spero di recuperarlo per Cagliari.”
Un commento su Montella: “Con Catania era partito con un sistema di gioco, poi ha cambiato dimostrando di adattandosi bene. Mi piace come persona, anche quando allenava la Roma l’avevo sottolineato anche l’anno scorso prima del derby.”
Il rapporto con i tifosi è migliorato: “Il pubblico si è reso conto che siamo migliorati nel gioco, vedono delle prestazioni buone. Questo ha fatto avvicinare la gente. Il pubblico ha bisogno di personaggi e di spettacolo, non bastano solo i risultati. L’abbiamo visto anche l’anno scorso a inizio campionato, volevano qualcosa in più. Ora siamo soddisfatti per quello che facciamo, noi abbiamo delle sicurezze e sappiamo anche di avere dei difetti. Questa consapevolezza deve rimanere fino alla fine del campionato.”
Come si vince la gara di domani? “Si prova a vincere cercando le soluzioni più adeguate. Bisogna avere maturità, forza, convinzione in quello che puoi fare. Saper reggere e ribatter colpo su colpo. Noi di occasioni ne abbiamo create ma molte non le abbiamo concretizzate. E’ una prova di maturità anche perché devo cambiare il modo di giocare. A me piacerebbe usare sempre il 4-3-1-2, e forse lo proverò con Sculli dietro le punte e Brocchi, Ledesma e Cana dietro. Sennò con le due punte e i due esterni. Posso anche giocare a specchio con il Catania. Lascio a voi la soluzione (ride, ndr).”
Che effetto fa sentir parlare di scudetto: “L’anno scorso dicevano che bisognava stare attenti alla Lazio. Io per scaramanzia non voglio neanche dire il discorso dello Scudetto perché non è una cosa che ci appartiene. Per raggiungere solo la Champions, che sarebbe un grandissimo traguardo, bisogna migliorare parecchio. Anche a livello individuale. Dobbiamo imparare a gestire le gare, a gestire il ritmo, ma dobbiamo crescere. Siamo ancora in attesa di vedere i nostri uomini migliori. Poi potremo dire che stiamo completando questa crescita.”
Marchetti migliora, Lulic anche. Quanto margine di crescita c’è? “Un 10-15% sull’attuale rendimento. Deve essere un rendimento continuo, una o due gare non sono sufficienti, deve aspettare un ciclo di 10 partite. Bisogna attendere. Come è stato per Marchetti, se si alza il rendimento di qualcun’altro va bene. Noi parliamo solo dei titolari, ma dietro abbiamo Kozak, Rocchi, e qualcuno va anche i tribuna. Ma non dobbiamo scordarci questi altri, sono loro la vera forza. Si parla sempre di Cisse e Klose perché è ovvio che sia così. Sta a me far giocare sempre chi sta bene per trovare l’armonia del gruppo.”
Cisse non segna da tanto: “Lui non deve crearsi questo problema. Deve lavorare per la squadra, non per se stesso. Quando mi fa i passaggi e i movimenti. Non è importante fare gol, ma che la squadra vinca. Anche terminata la gara ho detto che ho apprezzato questo sistema di gioco. Ci sono due fasi importanti, quando c’è il possesso palla e quando non c’è. Tutti devono essere coinvolti, come ha fatto Klose. Questi sono atteggiamenti che piacciono a me e alla squadra.”
Al posto di Dias chi gioca? “Stankevicius sta bene, non ha nessun fastidio e lo tengo in considerazione. Ma sono lui e Diakitè in ballo.”
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