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Ruben SOSA: “Ho ancora oggi un grande rapporto con i tifosi. Sarò a Roma l’11 maggio, non vedo l’ora di riabbracciarli”

L’attaccante uruguaiano ricorda: “La prima cosa che mi hanno detto i tifosi è stato: ‘facci un gol al derby’. Che emozione era giocare e segnare al Flaminio”…

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NOTIZIE SS LAZIO – L’ex attaccante biancoceleste Ruben Sosa, che oggi compie 48 anni, è stato intervistato ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7. Queste le sue parole

Ho tanti amici lì. La Lazio mi ha portato in Italia, mi sono trovato bene con tutti, non vedo l’ora di essere lì l’11

Che ricordi hai di quando sei arrivato?
Era una squadra che veniva dalla B con i tifosi che volevano il massimo. Mi sono trovato benissimo sin da subito

Hai fatto 124 presenze e 40 gol. Te ne ricordi qualcuno in particolare?
MI ricordo quelli che facevo allo stadio Flaminio perché era piccolo ed ero vicino ai tifosi, sembrava che segnassero loro. Era piccolo ma davvero bello giocare in quello stadio.

Italia Uruguay: che sensazione provasti nello giocare con la nazione nel tuo stadio della Lazio?
È stato bellissimo, ricordo uno Schillaci in grande forma, perdemmo 2-0. L’Italia mi ha dato molto ed è bellissima la passione dei tifosi. Per me stare in Italia era come stare a casa.

Quali differenze ci sono tra Italia, Spagna e Germania, dove tu hai giocato nella tua carriera?
In Spagna l’attaccante faceva 35 gol in Italia 12-13. Quello italiano era un calcio più difficile e più bello perché era complicato fare gol. Quello tedesco era tutta velocità e si facevano tanti gol in pochi minuti

Come sono cambiati negli anni?
La Spagna è migliorata tantissimo e ha vinto molto, stessa cosa la Germania. In Italia sono mancate le favorite per vincere lo Scudetto

Juve a 90 punti eppure non ha vinto ancora lo Scudetto…
Stranissimo perché ha fatto davvero tanti punti

Che ricordi hai del derby?
Ho avuto la fortuna di segnare e mi sentivo come uno dei tifosi. Del derby si parlava dal lunedì alla domenica, si sentiva moltissimo. È stata la prima cosa che mi hanno detto: “Ruben facci un gol al derby”.

Tu ne hai fatti tre, il più bello e sofferto?
Quello di testa non  stato bello ma è storico perché sono alto 1.70 cm (ride ndr). Appena fatto il gol era bellissimo andare dai tifosi

Che ricordi hai dei tifosi?
Si ricordano di me come se stessi ancora lì, anche adesso. Sembra che stia ancora giocando nella Lazio. Ne approfitto per abbracciare ai tifosi, non vedo l’ora che arrivi l’11 maggio.

 

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