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Tifosi parte lesa. Al setaccio cellulari e tablet degli indagati
CORRIERE DELLA SERA (C.Del Frate). Il pm Di Martino spiega: “Abbiamo voluto mandare un segnale, gli appassionati di calcio non sono sufficientemente tutelati…”
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Non c’è dubbio che dallo scandalo di questo (ennesimo) calcioscommesse sia il calcio tutto ad uscire sconfitto, ma sono i tifosi e i piccoli azionisti della società ad essere le parti veramente lese. E’ questa la sostanza dell’ordinanza con cui la procura di Cremona ha incaricato tre esperti informatici di esaminare a fondo i pc, i cellulari e i tablet degli indagati, come riporta l’edizione odierna del ‘Corriere della Sera’. L’intento è chiaramente quello di raccogliere informazioni o anche nuovi nomi da conversazioni, sms e mail, attraverso le parole chiave ‘zingari’, ‘bolognesi’ o ‘over’. Accolta anche una richiesta del pm DI MARTINO che spiega: «Abbiamo voluto mandare un segnale perché in Italia non è facile avviare class action ma ci sono degli interessi, come quelli dei tifosi e degli appassionati di calcio, non sufficientemente rappresentati e tutelati». Solo al momento del processo associazioni come Codacons, Adiconsum e Federsupporter potranno considerarsi parte civile, chiedendo un risarcimento.
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