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TOUNKARA: “Con INZAGHI ci divertiamo di più; ora devo essere da esempio per i nuovi. Voglio vincere!”

Il gioiellino classe ’96 aggiunge: “Reja mi ha chiesto dove voglio giocare; Mattia Fiore? Mi piace la gente che ha voglia di imparare…”

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TOUNKARA FINE DERBY PRIMAVERA

NOTIZIE SS LAZIO- E’ uno dei prospetti migliori degli ultimi anni del settore giovanile. Mamadou Tounkara sta facendo parlare di sè già dalla scorsa stagione e quest’anno si sta consacrando come leader di questa Lazio, ora allenata da Inzaghi. Il talento arrivato dal Barcellona è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 100.7. “Sono contento per i gol con il Siena, non è facile contro una squadra di serie B che gioca in Coppa Italia. Voglio continuare così. Inzaghi? E’ Diverso da Bollini, ha un gioco diverso, mi piacciono entrambi, uno è più offensivo, l’altro più difensivo. Mi ricorda un allenatore che avevo a Barcellona, che ci diceva di giocare il pallone con i piedi, senza lanci lunghi. Bisogna muoverci, è il tiki taka che rende bello il calcio e i gol.”

 Ti sei allenato con la prima squadra ultimamente.“Reja mi ha chiesto la mia posizione preferita, io gli ho risposto prima punta. Con lui è stata la prima volta, è una brava persona, fa bene il suo lavoro. Mi dice sempre di pedalare forte che arriverà il mio turno.” Sabato si torna in campo con la Primavera.La partita e il gol più belli? Contro il Catania in casa, è stato difficile perchè è stata la mia unica occasione e ho detto ‘deve andare dentro’, ma non bisogna deconcentrarsi, la Juve Stabia è un avversario difficile. E’ tutto diverso con prima squadra, il gioco è più veloce, devi stare sempre attento e sveglio. La partita pareggiata con la Reggina? Mi sentivo strano in campo, non ero molto voglioso, è finita così, abbiamo mollato un po’.”

 

Com’è il cambio Bollini-Inzaghi? “Non c’è differenza, la squadra deve continuare a fare come prima. Ho un bel rapporto con Inzaghi? Vuole bene a tutti, Bollini è un allenatore che predica concentrazione, mentre con Inzaghi ci divertiamo di più. Il mio obiettivo? Tornare a vincere con la Primavera, che sia Viareggio o anche Coppa Italia. Mi ispiro a Eto’o, lui parla poco e segna tanto. Cosa mi fanno capire i quattro gol di Berardi al Milan? Bisogna sempre crederci, dare tutto quello che hai; se è lì ha le qualità, bisogna giocarsi tutte le chance che si hanno a disposizione. L’allenamento è tutto, è molto importante.”

Senti che il tuo ruolo è cambiato nello spogliatoio? “L’anno scorso erano tutti più grandi di me, anche se giocavo poco ero contento, cerco di avere un buon rapporto con tutti. Mi arrabbio solo in campo. Ora devo essere da esempio per i nuovi che sono arrivati, sono più responsabile. Fiore? Ho un buon rapporto, è un ragazzi che ascolta, può fare di più e tento di dargli molti consigli e voglio dargli una mano, merita la nazionale. La Coppa Italia con l’Inter? Chi vince si gioca il trofeo all’Olimpico. Io voglio tornare all’Olimpico!”

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