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ZEMAN mastica amaro: “In undici sarebbe stato diverso, abbiamo sbagliato il primo tempo ma poi li abbiamo messi in crisi”

INTERVISTE POSTGARA – Il tecnico boemo aggiunge: “Dagli errori si impara, più ne facciamo più possiamo imparare”…

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INTERVISTE POSTGARA – Il Cagliari esce sconfitto dall’Olimpico e Zdenek ZEMAN commenta la prestazione dei suoi:

ZEMAN IN CONFERENZA STAMPA

“Abbiamo sbagliato il primo tempo, non siamo riusciti a giocare in velocità. Nella ripresa abbiamo avuto una reazione, abbiamo messo la Lazio in crisi. Peccato per Ibarbo. La Lazio è la terza squadra del campionato, sono contento del secondo tempo ma non del primo. Con la passività non si ottiene nulla. I miei giocatori sono abituati ad andare a letto alle nove, ancora dormivano. Poi si sono svegliati e si sono ricordati di giocare a calcio. Non abbiamo avuto alcun timore reverenziale, pensavo di poter abbassare i ritmi. Lazio speculare col 4-3-3? Non sono convinto che la Lazio giochi col 4-3-3, mi sembra più un 4-1-4-1, con Mauri, Lulic e Candreva e Parolo che si alternano. Con questo assetto loro mettono in difficoltà le difese, ci vogliono cinque giocatori per coprirli. Biglia? Un ottimo giocatore, sta facendo molto bene e spero per lui che continui così. Il calore dei tifosi laziali? Li ringrazio, ancora si ricordano di me in modo positivo, lo stesso vale per me nei loro confronti”.

ZEMAN A MEDIASET PREMIUM

Doppio volto del Cagliari tra primo tempo e secondo tempo…
“I miei sono abituati ad andare a dormire presto, non sono abituati, erano addormentati (ride, ndr). Abbiamo fatto la stessa prestazione con la Roma e abbiamo regalato qualcosa. Sul piano del gioco non siamo riusciti una palla in verticale per gli attaccanti anche perché gli attaccanti aspettavano palla a metà campo. Nel secondo tempo ci abbiamo provato a recupera e ci siamo andati vicini con Ibarbo per il 3-2 ed era diverso giocarcela in 11.”

Ci ha creduto? L’espulsione di Ibarbo ha cambiato la partita?
“Purtroppo si. 11 contro 11 sarebbe stato diverso. “

Come ha provato a svegliare i suoi giocatori per il secondo tempo?
“Ho detto che non si può giocare così, che bisognava cambiare atteggiamento e aggressività. I ragazzi ne sono capaci e l hanno dimostrato, ma se si regala il primo tempo è difficile con tutti”.

Che accoglienza ha trovato all’Olimpico?
“Io non mi sono accorto di cosa hanno fatto i tifosi, non posso giudicare. Ho visto tanta gente prima della partita e mi hanno dimostrato che si ricordano ancora di me.”

Differenza tra primo e secondo tempo è l’aggressione degli spazi, dovevate cominciare così dall’inizio?
“Sicuro, abbiamo sbagliato l’atteggiamento nel primo tempo, abbiamo sbagliato nei primi tre gol. Nel secondo tempo la squadra ha cercato di aggredire e ripartire anche con palle più lunghe rispetto al solito, su spazi che sul campo si trovano sempre.”

Contro il Milan molta intensità. Questa involuzione toglie fiducia?
“Dagli errori si impara, più ne facciamo più possiamo imparare. È la seconda partita che facciamo a Roma e abbiamo avuto lo stesso atteggiamento, pagando tutte e due le volte. Penso che la squadra si renda conto che dobbiamo fare qualcosa di diverso.”

Cagliari rivoluzionato dai suoi metodi, si aspettava di più a questo punto.
“Mi aspetto sempre meglio, pensavo che dopo 10 partite avremmo avuto 30 punti (ride, ndr), si lavora per questo, ma poi bisogna inchinarsi a gente più brava e ricominciare da capo.”

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