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I DUE DI PICCARI. CAVANDA torna…CAVANDA, BIGLIA pronto a diventare “imperatore”

Il telecronista di Mediaset Premium indica chi sale e chi scende dopo il pari contro il Verona…

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I DUE DI PICCARI – Nuova puntata con la rubrica di Lazionews.eu: “I DUE DI PICCARI”. Al termine di ogni partita della LAZIO sarà Marco Piccari, telecronista di Mediaset Premium, a indicare chi sale e chi scende nella formazione biancoceleste. Ecco le nominations di Hellas Verona-Lazio:

I DUE “MENO”

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Cavanda: “Non cambi mai, non cambi mai… proprio mai…”. Proprio lui!!! Dopo due partite di livello e senza sbavature Cavanda è tornato Cavanda e ha riportato tutti sulla terra. Un errore, quello del belga, che ha spianato la strada al pareggio del Verona. Vecchi limiti, quelli di Luis Pedro, che puntualmente riemergono e che sul più bello impediscono di spiccare il volo. Oggi comunque sarebbe ingeneroso prendersela con Cavanda, in fin dei conti il belga in questo momento è il sostituto del sostituto e ad oggi ha fatto il massimo per limitare i danni con i suoi pregi e difetti. Coerente. Voto 5

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Djordjevic: “Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai…”. Ancora una volta il serbo dimostra troppo altruismo che non appartiene ad un attaccante di solito sempre affamato di gol. La prima volta è accaduto a Firenze, sempre sul risultato di 0-0, quando da posizione centrale invece di tirare ha servito Candreva che defilato ha provato la conclusione finita fuori. Stessa situazione contro il Verona, il serbo in copia e incolla ha ripetuto il medesimo gesto. Un vizio che sarebbe il caso di perdere per non smettere, smettere mai di fare gol. Macchinoso e troppo altruista. Voto 5.5

I DUE “PIU’”

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Biglia: “Sei grande, grande, grande come te sei grande solamente tu”. Altra prestazione importante del Principito sempre più grande in mezzo al campo della Lazio. Elegante, raffinato ma quando la partita diventa dura lui si trasforma e in mezzo al campo lotta come un leone. Per i compagni è un punto di riferimento, per gli avversari un pericolo costante. Questa volta gli manca l’acuto ma la sua è una prestazione da urlo. Il principe è pronto per diventare l’imperatore del centrocampo biancoceleste. Voto 7

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Lulic: “Mi ritorni in mente, dolce come mai…”. La zona di campo, l’azione, il cross e il gol di Lulic. 1-0 al Verona, ma anche un tuffo nel passato perché la rete di Senad ha riportato alla mente un pomeriggio di maggio del 2013. Quando il pallone calciato da Lulic ha varcato la linea della porta giallo – blu, i tifosi laziali hanno esultato per il vantaggio e subito dopo quelli attenti e appassionati di calcio hanno notato la somiglianza alla rete del 26 maggio, quando la Lazio in finale di Coppa Italia superò la Roma per 1-0 proprio grazie a Lulic. Un dolce ricordo nella città di Romeo e Giulietta. Voto 6.5

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