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Dal Viminale: “Gli striscioni in Sud sono il becero del tifo. Nelle curve vivono mostri giganteschi”

Alcune fonti dal Ministero dell’Interno: “Quanto accaduto all’Olimpico è intollerabile, ma la soluzione non sono i controlli…”

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NON SOLO LAZIO – Non accennano a placarsi le polemiche e le dichiarazioni che prendono distanza dai fatti di Roma-Napoli accaduti in Curva Sud. Dopo gli attacchi del legale della famiglia Esposito, anche alcune fonti del Viminale, contattate dall’Ansa, fanno sapere la loro analisi. “I tifosi romanisti che allo stadio Olimpico durante la gara col Napoli hanno esposto striscioni offensivi verso la mamma di Ciro Esposito rappresentano quanto di più becero e negativo del tifo da curva. Ma serve impegno reale per la segmentazione della curva prevista un anno fa dalla task force di Alfano”. Le parole di Pallotta hanno contribuito a mitigare in parte il clima pesante.Ha mandato un messaggio importante perchè ribadisce un’etica del tifo. È un fatto positivo,ma rimane molto da fare. Bisogna tirare fuori quelli che usano le curve per affari propri, per business. Per fare questo bisogna che ci si metta tutti quanti insieme (club, federcalcio, forze dell’ordine) e si vada nella stessa direzione. Ci sono mostri giganteschi che vivono in certi settori degli stadi italiani e devono essere disarticolati, con politiche di frazionamento e di educazione. Sbagliato pensare che la soluzione siano solo i controlli. Gli striscioni sono spesso di carta molto sottile, vengono tagliati e piegati, a due lettere per volta, e poi una volta dentro lo stadio, incollati con il nastro adesivo. Con le riprese zoom si è visto bene. Difficilissimo scoprirli agli ingressi. Gli striscioni oltre a essere spezzettati, vengono nascosti sotto i pantaloni, negli slip, arrotolati in vita. E in questi giorni di freddo con gli indumenti pesanti non si trovano nemmeno con il palleggiamento – proseguono le fonti dal Ministero dell’Interno -. Quanto accaduto sabato all’Olimpico è intollerabile perchè ha visto coinvolto un gran numero di tifosi soggiogati dalla sottocultura di alcune curve. La gara di sabato doveva rappresentare la ripresa di un percorso di ritorno alla normalità tra Roma e Napoli. Ora servono risposte decise non riconducibili solo alla repressione ma soprattutto al lavoro di isolamento di violenti ed incivili ed alla netta rescissione di ogni rapporto con loro”.

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