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Tutti pazzi per Peruzzi: è tornato “Tyson”, l’eroe del 2005

LAZIONEWS.EU – Era Bologna-Lazio quando una sua parata salvò Lotito dalla retrocessione…

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LAZIONEWS.EU – “Dopo 8 anni in questa società penso di dover dare ancora qualcosa”. Queste le parole in conferenza stampa di un Angelo Peruzzi decisamente commosso. Il presidente Lotito questa mattina ha voluto presentare personalmente l’ex portiere biancoceleste, che si accinge a ricoprire il ruolo di direttore tecnico: “Il suo ritorno è una mia iniziativa, anche perché i nostri rapporti sono sempre stati buoni”. La Lazio riparte dunque da un personaggio molto amato dai tifosi, ed il nuovo club manager è pronto a fare del suo meglio in quel di Formello.

L’ACCORDO. Dopo l’incontro di Villa San Sebastiano, Lotito non ha avuto dubbi: il Cinghialone conosce molto bene il tecnico Inzaghi, con cui per anni ha giocato proprio a Roma. Il nuovo arrivato offrirà il proprio sostegno non solo all’allenatore laziale, ma anche al direttore sportivo Tare che avrà così più tempo per dedicarsi al mercato.

LA STORIA. Arrivò a Roma nell’estate del 2000, subito dopo l’anno magico della vittoria dello Scudetto e della Coppa Italia. Peruzzi esordì vincendo la Supercoppa Italiana contro l’Inter (4-3) e nonostante la crisi finanziaria, restò fedele ai colori.  Nel 2004 riuscì a vincere con i biancocelesti anche una Coppa Italia, e fu campione del Mondo nel 2006, partecipando all’impresa di Berlino come terzo portiere.

LE IMPRESE. Famosa una sua parata nel celebre Bologna-Lazio del 17 aprile 2005. Era la prima squadra di Lotito, senza dubbio la più povera degli ultimi 25 anni di storia. Al dall’Ara i capitolini vincevano 2-1: Cipriani sul finale colpì la palla di testa a pochi metri dalla porta, ma Peruzzi, incredibilmente, salvò il risultato con le unghie e con i denti. Dopo quella partita la Lazio collezionò una fila di sconfitte e pareggi, salvandosi per soli 2 punti di vantaggio dal Bologna. Senza quella parata sarebbe stata Serie B: quando c’è qualcosa da salvare, Angelo resta sempre in prima linea e per la causa biancoceleste si immola da eroe. Anche stavolta, proprio come 11 anni fa.

Michela Santoboni

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